Per iniziativa di Alvaro Ancisi, Lista per Ravenna, Lega Nord e Forza Italia hanno rivolto oggi al presidente della commissione consiliare Ambiente, Sanità pubblica e Diritti degli animali del Comune di Ravenna la richiesta di convocare tale commissione entro il termine ordinatorio di 20 giorni, ponendo all’ordine del giorno il seguente punto: “Informazione e valutazioni in ordine al coinvolgimento del Comune di Ravenna nella partecipazione al bando statale rivolto all’erogazione di contributi dal “Fondo per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento agli animali”, di cui alla circolare ministeriale del 22 maggio 2019”. Il nostro Comune, pur dotato di un canile pubblico e di un gattile sostenuto dall’amministrazione comunale, non è estraneo a problemi di tutela degli animali, come pure ai maltrattamenti e al traffico abusivo di animali d’affezione. Si giustifica così il suo coinvolgimento nella partecipazione al bando di cui sopra, come richiesto dai gruppi di opposizione.

I particolari del bando sono riportati nella circolare del 22 maggio che il capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno ha indirizzato ai Prefetti, di cui la seguente sintesi sostanziale.

  1. “Nel nostro Paese, la tutela degli animali e la lotta al randagismo costituiscono principi fondamentali dell’ordinamento giuridico, sanciti fin dalla legge quadro 14 agosto 1991, n. 2811. Con tale provvedimento è stato riconosciuto agli animali d’affezione il diritto alla vita, vietando la soppressione di quelli senza proprietario rinvenuti vaganti sul territorio.
  2. Da allora, il quadro di regolamentazione della materia si è arricchito di ulteriori disposizioni che tracciano la disciplina di carattere generale demandando alle singole Regioni ed agli enti locali lo sviluppo e l’adeguamento delle rispettive normative interne. Il tema si intreccia con quello dei maltrattamenti, spesso sistematici, verso gli animali. Si pone l’esigenza di mettere in campo ulteriori strumenti di prevenzione e controllo, valorizzando le funzioni di indirizzo e coordinamento che il decreto ministeriale 23 marzo 2007 demanda ai Prefetti.
  3. Come è noto, questo decreto riconosce un ruolo importante nella materia ai Corpi di polizia municipale, in virtù della capillare presenza sul territorio e per la professionalità posseduta in ambito ambientale a livello locale. In quest’ottica, si ritiene opportuno sostenere con un apposito finanziamento l’apporto che i Comuni sono in grado di assicurare, integrando i servizi finora svolti, nella realizzazione di un’adeguata sinergia istituzionale che veda il coinvolgimento di tutti i protagonisti del sistema e delle stesse comunità di riferimento. Le risorse disponibili ammontano a 1 milione di euro a valere sul Fondo Unico Giustizia. Il finanziamento così determinato potrà essere investito nel potenziamento dei servizi finalizzati ad intercettare situazioni di illegalità scongiurando possibili rischi per gli animali. Nel dettaglio, tra le azioni cui può essere destinato il contributo, si segnalano l’assunzione di personale della Polizia locale a tempo determinato, le prestazioni di lavoro straordinario da parte del medesimo personale di Polizia locale, l’acquisto di mezzi ed attrezzature.
  4. A tal fine, i Prefetti. sono invitati a convocare mirate riunioni delle Conferenze regionali delle autorità di pubblica sicurezza, con la partecipazione di Regioni, Aziende Sanitarie locali e Associazioni di settore. In quella sede occorre innanzitutto procedere ad una compiuta analisi della situazione locale e delle connesse necessità di intervento. Quindi, all’esito del monitoraggio condotto e sulla base dei relativi risultati, saranno messi a punto puntuali ed articolati piani di azione, di durata semestrale, costruiti in stretto raccordo con tutti gli enti e le amministrazioni interessate, allo scopo di assicurare il coordinato sviluppo delle attività di contrasto degli illeciti in argomento. Una volta definite le suddette progettualità, corredate dalle relative voci di spesa, i Prefetti ne cureranno l’inoltro, entro il prossimo 30 giugno, al Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale per i servizi di ragioneria. Nei trenta giorni successivi, la Direzione centrale per i servizi di ragioneria stabilirà il piano definitivo di ripartizione delle risorse, informando le Prefetture interessate circa le modalità di erogazione del contributo assegnato”.