Le categorie Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil – rappresentate rispettivamente da Davide Tagliaferri, Ketty Samorì e Marco Riciputi – hanno incontrato nella giornata del 12 gennaio il dottor Salatti dell’Agenzia Regionale del Lavoro Emilia-Romagna e hanno attivato le politiche attive per la ricollocazione, previste dai Centri per l’Impiego, che includono: incontri di gruppo per la presentazione del processo e dei servizi fruibili nei Centri per l’Impiego, colloqui di selezione con incontri di orientamento individuali e laboratori per redazione curriculum e lettere di presentazione.
I sindacati hanno poi incontrato nella giornata di martedì, 18 gennaio, la dottoressa Maria Cristina Gregori del Ministero del lavoro e siglato un accordo di cassa integrazione per cessazione di attività a partire dal 2 dicembre 2021 fino al 1 dicembre 2022.

Questi risultati contribuiscono a tutelare i lavoratori e le lavoratrici sia a livello contributivo che a livello economico. Per quanto riguarda l’erogazione della cassa integrazione da parte dell’Inps, le tempistiche rischiano di chiedere ai lavoratori l’ennesimo sforzo, in quanto il pagamento degli ammortizzatori, seppur concesso dal 2 dicembre, non avverrà prima di circa 3 mesi dalla data odierna. Occorre rimarcare l’impegno di tutte le parti coinvolte nel cercare di trovare soluzioni alle difficili situazioni che ogni singolo lavoratore può riscontrare in questa fase, a partire dalla ricollocazione, seppur temporanea, di parte dei lavoratori nel cantiere Rosetti e del ramo d’azienda Terna.

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, congiuntamente alla RSU, esprimono “soddisfazione per un primo risultato raggiunto che non era per nulla scontato; resta la preoccupazione per le cartelle esattoriali ricevute dai lavoratori, nodo ancora da sciogliere che grava pesantemente su alcuni di loro”.