Via libera alla riapertura in sicurezza degli agriturismi della provincia di Ravenna. Con la pubblicazione da parte della Regione Emilia-Romagna delle linee guida operative per somministrazione e attività ricettive, protocolli che accolgono molte delle proposte avanzate da Coldiretti Ravenna ai vari tavoli di lavoro provinciali e regionali succedutisi in queste settimane, da lunedì 18 maggio gli agriturismi possono tornare ad ospitare turisti e villeggianti nel verde della nostra campagna e della nostra collina.

Una svolta attesa dagli imprenditori agrituristici che per via della chiusura forzata dovuta all’emergenza sanitaria hanno visto saltare sia il periodo pasquale che i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, con perdite ingenti nel bilancio aziendale.

Coldiretti Ravenna, anche nell’ultimo Tavolo provinciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela dell’attività economica post Covid-19 tenutosi giovedì scorso, aveva ribadito come l’agriturismo, spesso situato in zone isolate della campagna, in strutture familiari con un numero contenuto di posti e con ampi spazi all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus, rappresenta, in particolare dopo questa lunga quarantena, il luogo migliore dove rigenerarsi vivendo una vacanza riabilitativa e totalmente green.

I protocolli regionali, stabilendo tutte le condizioni per il rispetto delle misure di precauzione, incentivano, come richiesto da Coldiretti anche attraverso Terranostra, l’associazione che unisce e coordina le imprese agrituristiche e promuove il turismo in campagna, l’utilizzo delle aree esterne, perfette per ospitare agri-picnic che consentiranno di gustare in sicurezza, immersi nella natura, le specialità della tradizione contadina e dell’enogastronomia locale.

“L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy nella fase 2 perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori assicurando così il rispetto delle distanze sociali e gli affollamenti – conclude Stefano Gardi, Presidente Terranostra provinciale – e ripartire dall’agriturismo significa sostenere la buona economia del territorio, quella a misura di famiglia, rispettosa della natura, dell’ambiente e delle vere tradizioni rurali”.