Nella settimana in cui si celebra la Giornata del Ringraziamento, tradizionale momento di riflessione promosso a livello nazionale dalla Conferenza Episcopale Italiana e dedicato quest’anno al tema “Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto – Custodia del creato, legalità, agromafie”, Coldiretti Ravenna organizza insieme all’Archidiocesi di Ravenna-Cervia e alla Scuola di Formazione Teologica San Pier Crisologo e all’Ufficio Ecumenico e Dialogo Interreligioso Diocesano, il convegno “La sacralità del cibo. Tre tradizioni in dialogo” per riflettere sul vero significato del cibo, dono della natura oggi minacciato da multinazionali e lobby che puntano ad imporre una dieta mondiale attraverso alimenti prodotti in laboratori e bioreattori, condizione che porterebbe alla distruzione dell’agricoltura tradizionale alla quale Coldiretti in tutti i modi e con tutta la propria forza si oppone, anche con il supporto di istituzioni e cittadini.
Il convegno, in programma giovedì 24 novembre, alle ore 17 presso il Cinema Corso (via di Roma 49/51, Ravenna) vedrà dialogare mons. Lorenzo  Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia, Mustapha Toumi, cofondatore del Centro di Cultura e di Studi Islamici della Romagna e Beniamino Goldstein, Rabbino Capo di Modena e Reggio Emilia, modera Don Roberto Mastacchi, consigliere ecclesiastico regionale di Coldiretti.
“L’agricoltura – afferma Coldiretti Ravenna – è un’attività umana che assicura la produzione di beni primari, in primis dono della natura, ed è al tempo stesso sorgente di grandi valori: la dignità e la creatività delle persone, la possibilità di una cooperazione fruttuosa, il legame sociale che si crea tra i lavoratori, la cura del territorio e dell’ambiente. Valori che oggi sono minacciati da chi vuole cancellare per meri interessi economici l’identità di una intera nazione e del nostro territorio”.
“Per combattere questa pericolosa deriva che mira a modificare stili alimentari naturali millenari fondati su qualità e tradizione – spiega il Direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini – abbiamo avviato in tutta Italia la petizione per promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico coinvolgendo già migliaia di cittadini e consumatori”. Dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, il cibo in provetta potrebbe infatti presto inondare il mercato europeo – denuncia Coldiretti – poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue.
“La sacralità del cibo è minacciata da multinazionali che vogliono svilire il cibo, dono di natura, a mero carburante – afferma il Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte – questo è inaccettabile ed è fondamentale sostenere e difendere con forza il cibo naturale, salutare e sostenibile contro i surrogati biotecnologici spacciati per alimenti che aiutano l’ambiente. Il sostegno a questa vitale battaglia – prosegue il Presidente – ci arriva dai consumatori, dalle famiglie, da genitori preoccupati per il futuro dei loro figli, ed è un sostegno che si costruisce anche con momenti di dialogo e informazione come, appunto, il convegno del 24 novembre, ovviamente aperto a tutta la cittadinanza”.
Si ricorda che per difendere il cibo naturale e fermare l’avanzata del cibo sintetico è possibile firmare la petizione, presentando un documento di identità, negli uffici Coldiretti di tutta la provincia e al mercato Contadino coperto di Campagna Amica (via Canalazzo 59, Ravenna), aperto ogni martedì e sabato dalle 8.30 alle 13 e il venerdì pomeriggio dalle 14.30 alle 19.