Non c’è pace per l’agricoltura ravennate della valle del Lamone. Le aree nuovamente colpite dalle esondazioni di venerdì scorso, peraltro già alluvionate sia nel 2023 che nel 2024, devono fare i conti con gli ennesimi impianti e raccolti compromessi. Se il sole di questi giorni ha contribuito a far calare il livello dell’acqua presente nei campi, circa un centinaio gli ettari completamente allagati nella collina tra Brisighella e Sarna, ma anche in pianura si segnalano situazioni similari, in particolare nella zona di Alfonsine, ora è il fango a rendere i fondi agricoli completamente inagibili.

Purtroppo, afferma Coldiretti Ravenna, negli ultimi due anni si stanno sommando danni su danni con l’agricoltura che sta pagando un tributo sempre più oneroso.

Nonostante piogge non eccezionali, se ovviamente comparate con quelle dei recenti fenomeni alluvionali, continua l’Organizzazione agricola, sono andati in fumo gli ulteriori investimenti che imprese già in evidente difficoltà dopo quanto accaduto nel maggio 2023 e nel settembre 2024, avevano sostenuto sia per i ripristini che per la realizzazione di nuovi impianti frutticoli, ai quali ora si sommano ovviamente i danni per il mancato raccolto e quindi per il mancato reddito.

Coldiretti sottolinea ancora una volta l’urgenza di dare concretezza al piano speciale prevedendo altresì nuove azioni e strategie che consentano di mettere in sicurezza la popolazione e di garantire al contempo un futuro certo all’agricoltura specializzata e di qualità del nostro territorio.