“E’ sconcertante – afferma Mario Cozza Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica – come su un tema così importante come quello della esternalizzazione di una porzione dei servizi 0-6, che le categorie del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil stavano affrontando insieme, coinvolgendo anche i livelli confederali delle nostre organizzazioni, qualcuno abbia scelto di gettare alle ortiche il percorso unitario, cercando di intestardirsi una posizione. E’ sconcertante e trova una unica spiegazione, che però non giustifica un simile atto: siamo a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle RSU”.

“La decisione di procedere alla trasformazione di una sezione di scuola per l’infanzia in sezione di nido, trasformando contemporaneamente la scuola dell’infanzia Mani Fiorite in Polo per l’infanzia 0-6, ci è stata comunicata più di un mese fa nel corso di un incontro sindacale di categoria – racconta Gaetano Greco RSU del Comune di Ravenna e Responsabile del Coordinamento settore educativo-scolastico 0-6 della Cisl FP per la provincia di Ravenna – e subito abbiamo fatto presente la nostra contrarietà nel merito e nel metodo. L’amministrazione infatti non ci ha posti nelle condizioni di affrontare un argomento così importante in tempi adeguati ed in un quadro complessivo di analisi di tutta l’offerta educativa 0-6. Nonostante la nostra posizione fin da subito il Comune sostenuto l’impossibilità di una scelta diversa, per ragioni di bilancio ed alla luce del fatto che stanno ipotizzando ulteriori passaggi di sezioni di scuola per l’infanzia alla gestione statale, per aumentare invece l’offerta comunale sulla fascia 0-3.

Ora a discussione non ancora conclusa qualcuno ha deciso di rompere il fronte comune dell’azione sindacale – continua Greco – e questo non può che creare sconcerto e perplessità tra le lavoratrici e i lavoratori del settore, che fortunatamente però conoscono perfettamente il lavoro svolto e il percorso sindacale intrapreso dal Coordinamento territoriale educativo scolastico della Cisl FP a sostegno dei professionisti e delle famiglie”.

“E’ evidente – continua Manuela Drudi RSU del Comune di Ravenna e Responsabile del settore Funzioni Centrali dell Cisl FP per la provincia di Ravenna – che se già erano pressochè inesistenti le possibilità di far cambiare idea all’Amministrazione, tenuto conto anche dei tempi necessari all’espletamento della gara e di quelli legati alle informazioni alle famiglie in vista delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, ora più che mai sarebbe stato opportuno mantenere unità rispetto alle richieste per il futuro invece di lanciarsi in manovre volte solo a carpire consenso. Proprio per questo – prosegue la sindacalista – insieme alla Confederazione abbiamo chiesto ed esigeremo che prima di ulteriori passi venga esplicitato il progetto di sviluppo o di trasformazione dell’offerta di servizi 0-6, che chiarisca tempi e azioni necessarie a conseguirlo, anche tenendo conto delle dinamiche demografiche, nonchè degli eventuali riflessi in termini di personale. E non basta ancora perchè i contenuti di ogni gara d’appalto, proprio con l’obiettivo di salvaguardare o migliorare quantità e qualità dei servizi offerti alle famiglie, dovrà valorizzare al massimo gli elementi qualitativi di organizzazione ed inquadramento del personale, se necessario anche intervenendo sul Protocollo d’intesa per la qualità e la trasparenza degli appalti pubblici sottoscritto a livello provinciale nel 2020”.

“Ci attendiamo e pretenderemo – conclude Cozza – un impegno formale da parte del Comune: un patto di legislatura sull’argomento, che garantisca chiarezza sia rispetto alla modalità di erogazione ed alla qualità dei servizi offerti alle famiglie, che rispetto al futuro ed alle condizioni lavorative di chi li eroga”.