Si è svolto ieri, presso Palazzo Chigi, l’incontro tra Governo Regione E.R. e parti sociali in seguito al Consiglio dei Ministri, nel quale sono state presentate le misure contenute nel primo decreto legge volto ad affrontare l’emergenza causata dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna.

Il Decreto prevede l’allocazione dei primi 2 miliardi di euro per affrontare le problematiche più urgenti. Di questa somma, 900 milioni circa sono destinati a misure di sostegno al lavoro. In particolare:

  • 580 milioni sono stanziati per la copertura degli ammortizzatori sociali mediante un nuovo ammortizzatore unico emergenziale che dovrà interessare tutti i settori per una durata di 90 giorni. Questo strumento di sostegno non verrà incluso nei normali conteggi della cassa integrazione. Tutti i lavoratori, indipendentemente dall’anzianità di servizio, potranno beneficiare di tale misura;
  • 298 milioni di euro stanziati per l’introduzione di un’indennità una tantum (fino a 000 euro) in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali.

“Le misure generali  presentate  rappresentano un passo positivo – dichiara il segretario generale CISL Romagna Francesco Marinelli, presente all’incontro a Palazzo Chigi  – in particolare grazie all’utilizzo di un unico strumento di nuova istituzione come la cassa integrazione emergenziale, destinato a tutti i settori, inclusi quello agricolo. Apprezziamo anche la sospensione delle obbligazioni fiscali, delle bollette e dei mutui. Monitoreremo attentamente il testo definitivo del Decreto, che non ci è ancora stato presentato. Come Organizzazioni Sindacali, abbiamo altresì richiesto di accelerare le procedure per la messa in sicurezza e il ripristino del territorio, delle infrastrutture pubbliche e private e delle imprese. Riteniamo essenziale avviare tempestivamente il processo di ricostruzione e a tal fine, riteniamo imprescindibile la nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione, che operi in perfetta continuità con il Commissario per l’emergenza, seguendo il modello adottato durante il processo di ricostruzione post-sisma del 2012″.

Dopo questa fase emergenziale sarà fondamentale pensare alla messa in sicurezza del territorio romagnolo al fine di prevenire e affrontare efficacemente il rischio di frane in collina e gli allagamenti in pianura. La recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ha messo in evidenza tutta la sua fragilità e l’importanza di adottare provvedimenti concreti per garantire la sicurezza delle comunità locali e tutelare il patrimonio ambientale.

L’ondata di eventi climatici ha causato centinaia di frane, mettendo in pericolo la sicurezza delle persone e l’integrità del territorio. Di fronte a questa emergenza – continua il segretario CISL Romagna diventa imperativo attuare un piano di tutela del territorio che possa prevenire e affrontare efficacemente tali fenomeni. È necessario un intervento coordinato tra il Governo, le istituzioni regionali e locali  al fine di identificare le aree ad alto rischio e implementare soluzioni efficaci. Fondamentale sarà avviare studi approfonditi per individuare le frane e progettare le azioni preventive più adatte, come il consolidamento del suolo, la sistemazione delle scarpate e l’adozione di opere di difesa idraulica.

Parallelamente, – conclude Marinelli – si dovrà lavorare attivamente per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di adottare comportamenti responsabili e di rispetto dell’ambiente, al fine di preservare l’equilibrio naturale del territorio. La partecipazione attiva e consapevole dei cittadini rappresenta un elemento fondamentale nella gestione e nella prevenzione dei rischi. La messa in sicurezza del territorio romagnolo deve essere un impegno condiviso da parte del Governo e delle istituzioni locali, al fine di garantire la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio territoriale.

Continueremo a monitorare attentamente la situazione e a lavorare con determinazione per mettere in atto le misure di prevenzione necessarie, con l’obiettivo di preservare la bellezza e l’integrità del territorio romagnolo”.