05/05/2018 – Giunta ai titoli di coda, la terza edizione della rassegna di docufilm “Il Cinema della Verità” ha consolidato con successo il consenso e la partecipazione di pubblico che, di fatto, ha sempre caratterizzato questa innovativa e originale proposta che ha ampliato i percorsi artistici votati alla contemporaneità di cui è protagonista il Ridotto del Teatro Masini di Faenza.
Organizzato dall’Amministrazione Comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri, “Il Cinema della Verità” 2018 si è avvalso del prezioso sostegno del MIC Museo Internazionale delle Ceramiche e l’altrettanto preziosa collaborazione di Cineclub Il Raggio Verde, Festival Internazionale del Cinema Documentario “Premio Marcellino De Baggis”, Cinemaincentro, Società Cooperativa di Cultura Popolare e Associazione D.E-R Documentaristi Emilia Romagna.
I sei appuntamenti di questa edizione hanno, in ogni occasione, affollato di spettatori la Sala dei Cento Pacifici e hanno potuto contare sulla partecipazione di autori e protagonisti delle opere in programma, fornendo così l’occasione al pubblico di discutere i tanti e diversi temi indagati nei documentari direttamente con i loro autori. Temi diversi, ma tutti incentrati sul biografico di persone protagoniste di storie straordinarie: dalle donne di Akampene, una piccola isola ugandese, all’incontro tra un’anziana “guaritrice” della Versilia e una giovane che ne vuole diventare l’erede; dal “mistero” che si cela dietro il fenomeno letterario Guido Catalano ai racconti di persone che, in varie città d’Italia, hanno saputo trasformare “l’emergenza migranti” in un’opportunità di crescita.
Eccezionale ed emozionante è stato l’appuntamento con The Hate Destroyer, proiettato lo scorso 25 aprile in occasione del 73° anniversario della Liberazione, alla presenza di Irmela Mensah-Schramm, protagonista della pellicola.
Irmela Mensah-Schramm è una signora berlinese che una mattina del 1985 ha visto su un muro un adesivo razzista e lo ha staccato. Da allora continua a cancellare, dopo averle fotografate, scritte omofobe e xenofobe che ogni giorno trova sui muri della sua città. Con la sua caparbietà semplice e rivoluzionaria, Irmela ha, fino a oggi, eliminato circa 85.000 scritte dimostrando che un semplice gesto può ancora fare la differenza e dichiarando il suo rifiuto a piegarsi a queste manifestazioni di intolleranza. Giunta appositamente da Berlino per presenziare alla proiezione, Irmela è stata omaggiata del fazzoletto dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.