Certificazione di genere, si conferma un forte interesse tra le cooperative associate a Legacoop Romagna. Sono 2 le imprese di Ravenna che hanno già ottenuto la certificazione — la cooperativa sociale Il Cerchio e la Kineo Energy e Facility del gruppo Copura — e 6 le cooperative che hanno avviato il percorso: Agrisfera, Deco Industrie e la stessa Federcoop Romagna nel ravennate, CAD, Formula Servizi e Formula Servizi alle Persone nel territorio forlivese e riminese.

Ma sono ormai decine le richieste di informazioni, anche da società di capitali, che sono arrivate agli uffici relativamente al conseguimento di questa opportunità che prende in considerazione non solo il linguaggio inclusivo, ma anche l’equità salariale, la promozione di tracciati di carriera equi e la lotta contro gli stereotipi di genere. Per le aziende che vi aderiscono sono previsti incentivi importanti: vantaggi fiscali fino a 50mila euro all’anno e premialità nei bandi pubblici. Questa previsione deriva dal PNRR, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e della programmazione europea.

I parametri chiave (i cosiddetti “KPI”) che vengono tenuti in considerazione prevedono ad esempio la definizione di una politica di parità di genere aziendale, l’implementazione di un sistema di gestione e la nomina di un comitato guida per la redazione di un piano strategico dettagliato. Ma il raggiungimento della prima certificazione è solo l’inizio del percorso, poiché l’obiettivo finale è il miglioramento continuo degli indicatori. L’impegno del movimento cooperativo precede il rilascio della norma — la UNI/PdR 125:2022 — che definisce la procedura. Nel 2021, Legacoop Romagna ha distribuito alle sue associate il Manuale sul linguaggio di genere e nel 2022 Federcoop Romagna ha lanciato il servizio sulla certificazione di genere, in partnership con Libra Ravenna.

«Siamo convinti  — dice il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — che la certificazione di genere possa cambiare radicalmente l’identità e il comportamento delle imprese italiane. Conseguire la certificazione, significa porre al centro della propria agenda i temi dell’uguaglianza, dei diritti e delle pari opportunità per tutti, che sono da sempre fondamentali per le cooperative. Per questo motivo siamo molto orgogliosi di questi primi risultati e inviamo un plauso a chi, in modo quasi pionieristico, si sta spingendo in questa direzione».

«Come Federcoop Romagna —dice l’AD di Federcoop Romagna, Elena Zannoni — mettiamo a disposizione un gruppo di specialisti in ambito legale, del lavoro, fiscale e delle risorse umane, comunicazione aziendale, che insieme a consulenti di sistemi di gestione integrata guidano l’azienda nella valutazione dei propri indicatori chiave, nella definizione delle politiche interne, nella stesura del sistema di gestione e del piano strategico, fino al conseguimento della certificazione. La stessa Federcoop sta affrontando il percorso di certificazione, a ulteriore conferma del riconoscimento della parità come valore identitario».