Prende forma il centenario della pallavolo a Ravenna. Dopo la presentazione ufficiale in Comune, in una sala gremita, è il momento delle prime iniziative inserite nel calendario organizzato dal comitato territoriale Fipav di Ravenna in compartecipazione con il Comune per celebrare i cent’anni dell’arrivo del volley in Italia, a Ravenna, grazie al gruppo di americani alla base idrovolanti di Porto Corsini, poi diventata sede della U.S. Naval Air Station.

Si comincia domani giovedì 26 luglio, alle 21, al bagno Obelix di Marina di Ravenna, con la presentazione del libro dello storico dello sport Daniele Serapiglia intitolato “Uno sport per tutti, storia sociale della pallavolo italiana” (Club 2018). Si tratterà di una serata-happening, moderata da Gianluca Pasini, giornalista della Gazzetta dello Sport, in cui le imprese passate alla storia della nostra città, le partite epiche giocate dalle nostre squadre, le memorie, i ricordi e le testimonianze dei tanti campioni, allenatori e dirigenti che hanno scandito la storia del volley ravennate ed internazionale saranno assolute protagoniste. Si parlerà del volley come sport per tutti ma si racconterà anche di come la pallavolo sia entrata in connessione con gli italiani, diventando nei tempi la seconda disciplina di squadra più praticata dopo il calcio e quella più diffusa tra le donne. Sullo sfondo un periodo storico che parte dalla Prima Guerra Mondiale, attraversa fascismo, e prima repubblica e approda a Tangentopoli nel momento in cui il volley azzurro completa il suo processo di evoluzione, in concomitanza con l’evoluzione e il consolidamento economico del Paese. Introdurrà l’autore Matteo Pasetti, docente di Storia delle comunicazioni di massa all’Università di Bologna, che nei suoi studi si è occupato principalmente dell’epoca tra le due guerre mondiali e delle dittature fasciste in Europa, collaboratore dell’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 – Parri Emilia Romagna e membro dei comitati di redazione di «Storicamente» e di «E-Review».

Nel corso della serata sarà presente uno stand della Biblioteca dello sport Gino Strocchi, che è uno dei partner dell’iniziativa e che metterà a disposizione dei presenti, per chi vorrà prenderli a prestito, libri, volumi e almanacchi sulla pallavolo.

Dopo la presentazione del libro, nella seconda parte della serata si parlerà di pallavolo giocata e del ruolo svolto da Ravenna in questi 100 anni di storia attraverso la testimonianza diretta di molti dei protagonisti di questi anni: due portacolori della grande Robur dei 5 scudetti e delle prime nazionali maschili, ossia Pasquale Mazzucca e Roberto Tazzari, un’atleta della Ruentes Ravenna, che disputò i primi campionati femminili di serie A, arrivò in nazionale e conquistò 2 scudetti con la Minelli Modena, prima di dedicarsi al volley per i disabili, ossia Mirella Cardona, alcuni dei protagonisti del ciclo della squadra dei Vigili del Fuoco Casadio, che disputò 10 campionati di serie A tra il 1965 ed il 1977, vale a dire Aldo BendandiDaniele Ricci e Pierluigi Rambelli, una delle punte di diamante della pallavolo ravennate degli anni ’70 ed 80, cioè Stefano Recine, il portacolori ravennate del sestetto targato Messaggero Volley che arrivò allo scudetto, alla Coppa Campioni ed al titolo mondiale del 1991, Stefano Margutti, il capitano della mitica Olimpia Teodora che vinse 11 scudetti consecutivi dal 1980-81 al 1990-91 Manuela Benelli, uno dei dirigenti più rappresentativi della pallavolo italiana degli anni d’oro Giuseppe Brusi e tanti altri nomi illustri.

Il primo appuntamento agonistico del calendario del centenario è, invece, fissato per venerdì 27 luglio, al bagno Pelo di Punta Marina, dove si disputa la prima tappa del circuito giovanile di beach volley, riservato alle categorie Under 16 e Under 19 maschile e femminile. In gara diverse delle migliori coppie di categoria della regione, a caccia di ulteriori conferme in un torneo che si preannuncia di alto livello. Le tappe successive sono in calendario al bagno Mara di Porto Corsini (2 agosto) ed al Fantini Club di Cervia (data in via di definizione), mentre il Master finale si terrà sabato 1 settembre al bagno Obelix, in coincidenza con la presentazione del libro di Lorenzo Dallari “La leggenda azzurra”, sulla storia della nazionale maschile di volley, dagli albori al Mondiale 2018, cui è dedicata un’ampia sezione per presentare la rassegna iridata che si svolgerà in Italia dal 9 al 30 settembre.

Tutte le informazioni in merito al centenario del volley a Ravenna si possono trovare anche sul sito ufficiale del comitato www.ravenna.federvolley.it e sulla pagina Facebook, appositamente creata dalla Biblioteca dello Sport, “Ravenna culla della pallavolo”,  a cui tutti si possono iscrivere, nella quale verranno riportati tutti gli aggiornamenti e le notizie relative al centenario e in cui sarà possibile postare foto degli eventi ma anche foto di storia.

 Daniele Serapiglia  è ricercatore integrato dell’Instituto de História Contemporânea dell’Universidade Nova di Lisbona. Nel 2009 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca, in regime di co-tutela con l’Universidade de Coimbra, al Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, dove è stato assegnista fino al maggio 2016. Autore di diversi saggi sull’Estado Novo portoghese, nel 2011 ha pubblicato per Carocci una monografia dal titolo La via portoghese al corporativismo, mentre nel 2014 ha curato e introdotto il volume Il fascismo portoghese. Le interviste di Ferro a Salazar, edito da Pendragon nel contesto della Collana dell’Istituto Parri di Bologna. Nel 2017 insieme a Guya Accornero e Annarita Gori ha curato per BraDypus il volume Percorsi. Scienze sociali tra Italia e Portogallo. Dal 2010 si è dedicato anche alla storia sociale dello sport, pubblicando nel 2018 con Clueb la sua seconda monografia, Uno sport per tutti. Storia sociale della pallavolo italiana (1918-1980). Precedentemente per BraDypus aveva curato ed introdotto il volume Tempo libero, sport e fascismoedito nel 2016. Da gennaio 2019 sarà visiting fellow al Remarque Institute della New York University. È membro della Società italiana di storia dello sport e dell’European Committee for Sports History. Fa parte del comitato scientifico della rivista European Studies in Sport History (ESSH)e della redazione della rivista Storia dello sport. Rivista di studi contemporanei.