Nei giorni scorsi, la Federazione speleologica regionale dell’Emilia-Romagna aveva aspramente criticato la richiesta di Saint-Gobain Italia di proseguire l’attività estrattiva alla cava di gesso di Monte Tondo. Gli speleologi avevano definito al di fuori delle attuali leggi la possibilità di continuare ad estrarre, secondo le richieste avanzate dall’azienda,  in quanto la normativa della Regione Emilia Romagna citata (determina n. 1147/2018) non prevede l’ampliamento di cave esistenti in tutti i siti Natura 2000 (di cui fa parte Cava Monte Tondo).
Saint-Gobain Italia precisa che tale divieto, secondo la stessa legge, “Non si applica per le aree già in corso di approvazione alla data del 7 ottobre 2013”.
“Dal momento che Cava Monte Tondo risulta autorizzata precedentemente alla suddetta data, l’azienda sta operando in maniera legittima rispetto al procedimento in essere, e ribadisce la necessità di ampliare il PIAE al fine di estrarre ulteriori 2.400.000 metri cubi, nella prospettiva di investire anche in sostenibilità, ricerca&sviluppo ed economia circolare per il tessuto economico del territorio.”