Doppio appuntamento nel weekend del 19-20 gennaio alla Casa del Teatro, in via Oberdan 7/A, dove andranno in scena due spettacoli inseriti all’interno della rassegna “Un teatro popolare” organizzata da Teatro Due Mondi.

SABATO 19 GENNAIO 2019 ORE 21,00

GIN GIN (di cosa si parla quando si parla)

con Angela Antonini e Meri Bracalente
drammaturgia e regia Rita Frongia
produzione Esecutivi per lo Spettacolo/Artisti Drama
con il sostegno di Regione Toscana/ArtistiDrama/Armunia/Teatro Due Mondi

Ogni nostro gesto, parola, azione, rivela un sintomo, un’anomalia, un pensiero politico, una ferita, una posizione dello spirito. Saltellando fra dramma e commedia ci riveliamo continuamente.

Gin Gin è una commedia con dramma in penombra.

Le attrici recitano la parte di due sorelle. Una canta nei night club e l’altra vende cagnolini di stoffa fatti a mano. La madre, il night, le storie da bambine, il cinema, la politica, la chiacchiera è scossa da rivelazioni involontarie, da attriti imprevisti, tagli che si incuneano in un buio che un fondo ce l’ha ma non si vede più. E bevono gin.

Questo spettacolo fa parte della Trilogia del Tavolino. 

1- La vita ha un dente d’oro, per la regia di Claudio Morganti, 

2- La vecchia, regia di Rita Frongia; 

3- Gin Gin, regia di Rita Frongia.

Il vero protagonista è un tavolino intorno al quale si siedono dei buffi personaggi.

DOMENICA 20 GENNAIO ORE 21,00

COSA VIEN DOPO ?

– due repliche ore 15,30 e ore 17,00 –

un pomeriggio dedicato ai ragazzi

attraversamento drammaturgico del libro illustrato di Toti Scialoja “Tre per un topo”, Teatro Rebis

“Topo topo senza scopo, dopo te, cosa vien dopo?” Questo piccolo spettacolo è concepito come l’attraversamento drammaturgico di un libro speciale, Tre per un topo di Toti Scialoja (Quodlibet). Un bestiario poetico da cui si origina uno sguardo capace di oscillare tra l’infanzia presente del bambino e quella remota dell’adulto. Un libro che permette di accostarsi alla misteriosa matrice che lega l’arte all’infanzia, in quanto riproduce l’album in disegni e filastrocche che l’autore ideava, quarant’anni orsono, direttamente per i giochi delle sue nipotine. Allo stesso modo nello spettacolo si mostra il gioco teatrale originale dell’attrice che, seguendo le istanze metriche delle s-contertanti rime scelte, tenta una continua immersione ed emersione dalle pagine, alla ricerca delle origini della filastrocca, che è culla della poesia.

Da questo libro appariranno fugacemente più di venti figure di strambi animali ancora capaci di giocare le parole. Attraversato il libro si attraverserà lo spettacolo, ragionando liberamente insieme ai bambini di poesia, di teatro, di pittura e del potere creativo dell’infanzia.

Teatro Rebis è un progetto artistico ideato e diretto dal regista Andrea Fazzini. La poetica della compagnia è focalizzata su un linguaggio interiore, che guarda alla realtà da un punto di vista figurale, visionario, sbilanciato.

Vincitore dei premi Claudio Gora di Roma, Rota in festival di Mercato San Severino (BN) con Lucky e Pozzo e del “Fringe2Fringe” di Napoli .