Il 5 giugno 2018, il Comune di Ravenna ha diramato un annuncio secondo cui i suoi cittadini avrebbero potuto beneficiare di agevolazioni tariffarie per gli abbonamenti annuali al servizio di trasporto pubblico, ottenendo il rimborso della metà del costo. Tali rimborsi sono a carico del Fondo Idrocarburi, disposto fin dal 2014 dal ministro dell’Economia, di concerto col ministro dello Sviluppo economico, per i residenti nelle Regioni interessate dalle estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi, nel caso di Ravenna dalle estrazioni di gas metano.

Nel nostro territorio, il provvedimento interessa le famiglie, soprattutto residenti nelle frazioni del forese o del litorale, ma non solo, le quali devono contrarre abbonamenti annuali di trasporto pubblico per i figli che frequentano scuole non esistenti in loco. Si può dire una misura sociale. Nel comunicato era infatti scritto che, essendo “possibile richiedere il rimborso esclusivamente via internet compilando il modulo predisposto dalle Aziende e reperibile sui loro siti”, coloro che non disponevano di un collegamento internet, avrebbero potuto “rivolgersi al Comune di Ravenna, Servizio sociale di via Massimo d’Azeglio 2”, oppure “inviare una mail all’indirizzo accoglienzasociale@comune.ra.it. I rimborsi potevano essere richiesti dall’1 al 30 giugno 2018 per abbonamenti acquistati tra l’1 agosto 2017 e il 31 maggio 2018 e dall’1 luglio al 31 agosto 2018 per abbonamenti acquistati dall’1 giugno 2018 al 31 luglio 2018.

In particolare, Start Romagna, gestore del servizio bus nelle province romagnole, di cui si serve la massima parte delle famiglie ravennati interessate agli abbonamenti di trasporto pubblico, aveva pubblicato il seguente avviso (allegato): “Rendiamo noto che chi acquista un abbonamento annuale dal 01/08/2018 al 31/10/2008 può, se residente nel Comune di Ravenna, richiedere il rimborso dal 01/10/2018 al 30/11/2018 direttamente dal sito https://startromagna.it//contatti/richiedi-rimborso/. Entro il 31/12/2018 è previsto l’accredito nel conto corrente.

Il fatto è che a tutt’oggi, a distanza di oltre un mese e mezzo, i rimborsi annunciati non sono arrivati.

Per le famiglie in condizioni disagiate che, incidendo non poco sul bilancio mensile l’abbonamento al trasporto pubblico, avevano contato sul rimborso della metà nel tempo promesso, il ritardo, peraltro non giustificato, è stato spiacevole. Alcuni casi sono stati esposti a consiglieri di Lista per Ravenna membri dei Consigli territoriali del Comune di Ravenna, tra cui il sottoscritto.

Abbiamo dunque chiesto al nostro capogruppo in Consiglio comunale, Alvaro Ancisi, di sollecitare chiarimenti e spiegazioni su tale disservizio dal sindaco, dato che l’assessore alla mobilità del Comune di Ravenna presiede il massimo organo deliberativo di AMR, l’Agenzia Mobilità Romagnola che regola e vigila sul trasporto pubblico locale nelle province romagnole, essendo il Comune stesso il maggiore proprietario di Start Romagna.