Il mese di novembre si aprirà venerdì 7 novembre alle 18,00 con gli scrittori Claudio Panzavolta e Carlo Lucarelli. Per l’occasione Claudio Panzavolta presenterà il suo libro Lascia stare i morti, Ponte alle Grazie editore. Faenza, 1980. Ciparisso Briganti, partigiano da giovanissimo, ex poliziotto, oggi è un investigatore privato che si divide tra pedinamenti e raccolte di prove, la passione per il gioco delle bocce, il jazz e una famiglia sgangherata.

Una mattina di settembre, una donna gli recapita un biglietto, e con un pugno di parole il passato torna a bussare alla sua porta: il fornaio Federico Ronconi, reo confesso condannato all’ergastolo per il brutale omicidio di quattro bambini, è morto, ma prima di andarsene ci ha tenuto a fargli sapere che in realtà con quelle uccisioni lui non c’entrava nulla. L’inaspettata dichiarazione d’innocenza lo spinge a riprendere in mano quell’indagine scomoda e bollente che quattro anni prima gli è costata la carriera, ma nel dare la caccia al vero assassino, scavando nel torbido di una città in cui colpe taciute e insabbiamenti si mescolano a recrudescenze fasciste, dovrà guardarsi le spalle per non mettere in pericolo le persone che ama.

In una provincia stretta alla gola dalla coda degli anni di piombo, mentre gli anni Ottanta effondono false promesse di spensieratezza, investigando sulla morte dei bambini Briganti si troverà a fare i conti con i peccati originali della prima repubblica, tra epurazioni mancate e strambe sedute spiritiche volte a evocare il fantasma di Mussolini, per scoprire che il male, spesso, si annida proprio in quella che dovrebbe essere la tana del suo avversario. Claudio Panzavolta è nato a Faenza nel 1982. Dopo essersi laureato in Storia all’Università di Bologna e aver vissuto tra Roma e Milano, si è stabilito a Venezia, dove lavora come editor della narrativa italiana per la casa editrice Marsilio. Tiene corsi per la Scuola Holden e ha pubblicato i romanzi L’ultima estate al Bagno Delfino (Isbn 2014) e Al passato si torna da lontano (Rizzoli 2020).

Venerdì 14 novembre alle ore 18,30 sarà ospite della biblioteca Maria Rosa Cutrufelli autrice del libro Il cuore affamato delle ragazze
Nel romanzo Il cuore affamato delle ragazze, Maria Rosa Cutrufelli intreccia memoria, identità e desiderio, raccontando il passaggio dall’adolescenza alla libertà attraverso lo sguardo femminile. In questo NOAM Talk, l’autrice dialoga su scrittura, corpo e resistenza, esplorando come la narrativa possa ancora oggi dare voce alle inquietudini e ai sogni delle donne. Un incontro che attraversa letteratura e società, tra autobiografia e invenzione, nel segno di una scrittura capace di trasformare il privato in racconto universale.
Maria Rosa Cutrufelli (Messina, 1946) è scrittrice, saggista e giornalista. Ha fondato e diretto per dodici anni la rivista Tuttestorie e insegna scrittura creativa all’Università “La Sapienza” di Roma. Tra le più importanti voci della narrativa italiana contemporanea, ha pubblicato romanzi come La briganta, La donna che visse per un sogno (finalista al Premio Strega), Il giudice delle donne e L’isola delle madri. Vive e lavora a Roma.

Si proseguirà sabato 15 novembre alle ore 17 con incontro con Laura Orlandini autrice del libro La democrazia delle donne. I Gruppi di Difesa della Donna nella costruzione della Repubblica (1943-1946).
L’esperienza dei Gruppi di Difesa della Donna, un’organizzazione femminile che operò nella vita civile durante i lunghi mesi dell’occupazione nazista, ha goduto di ben poca attenzione nella storiografia dedicata alla Resistenza. Questo studio, attraverso un’analisi inedita, su scala nazionale, dei documenti prodotti dall’organizzazione, si propone di ricostruirne compiutamente la storia, dalla fondazione a Milano nel novembre del 1943 fino all’estesissima partecipazione raggiunta nei territori occupati alla vigilia della liberazione. Una realtà trasversale che ambiva a unire tutte le donne in lotta contro il nazifascismo, non solo supportando la guerra partigiana nelle sue esigenze primarie, ma anche dando vita a numerose azioni di protesta civile, dalle rivendicazioni di carattere annonario alle varie forme di resistenza collettiva contro le rappresaglie e le violenze dell’esercito occupante. Una componente tutt’altro che secondaria, e anzi per molti aspetti decisiva, della Resistenza, rimasta tuttavia a lungo nascosta nella successiva elaborazione della memoria resistenziale che ha spesso rubricato la partecipazione femminile a fenomeno spontaneo e sostanzialmente individuale.

Laura Orlandini (Fusignano 1981) è ricercatrice presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Ravenna e provincia, e collabora con diversi istituti culturali ravennati in progetti didattici e di ricerca. Autrice di alcuni studi sulla Settimana rossa, ha dedicato molta della sua attività di ricerca alla storia ravennate e romagnola, con particolare attenzione ai movimenti insurrezionalisti, alla risposta cattolica e al conflitto con la Chiesa. Collabora attivamente con l’Archivio Udi ravennate e si è occupata di Resistenza e partecipazione femminile al processo di costruzione democratica. Nel 2015-16 è stata assegnataria di una borsa di studio indetta dalla Fondazione Nilde Iotti per condurre una ricerca su scala nazionale sui Gruppi di Difesa della Donna.
L’incontro promosso da Anpi Faenza e Argylls Romagna Group, si iscrive nel percorso di studio avviato dal gruppo di ricerca storica dell’Anpi volto a conoscere e documentare l’impegno delle donne nella Resistenza nel territorio della Romagna Faentina.

Venerdì 21 novembre alle ore 18,30 sarà ospite della Biblioteca Giuseppe Dalle Fabbriche autore di Abbiamo cura dei bambini Tempo al Libro editore. Interverrà Mauro Gurioli.
Per prendersi cura di qualcuno, prima bisogna prendersi cura di sé, ascoltarsi, accudirsi, rispettarsi, dare senso e valore alla nostra vita con atteggiamento fiducioso. Cura è rispetto di ogni bambino nella sua unicità, personalità e comprende l’abbraccio, l’ascolto, la carezza. Tante piccole attenzioni fanno parte di una relazione che “cura”, che possono cambiare il modo di stare insieme.
“Sentirsi dentro una relazione di cura è una necessità ineludibile che ci accompagna per tutto il tempo della vita” – prof.ssa Luigina Mortari
Giuseppe Dalle Fabbriche Laureato in pedagogia, si occupa da sempre di educazione: nella scuola, come insegnante dai 10 ai 18 anni, in parrocchia, in esperienze estive educative, e come coordinatore pedagogico di nidi e scuola dell’infanzia. “Ho avuto la possibilità di collaborare  e confrontarmi con educatrici, assistenti sociali, psicologi, insegnanti. e soprattutto genitori. Inoltre ho avuto la possibilità di conoscere esperienze educative in Europa e America Latina ”

Sabato 22 novembre alle ore 15 Angela Dal Gobbo, esperta di illustrazione e letteratura per l’infanzia, presenterà la nuova guida Nati per leggere. L’ incontro è rivolto a genitori, insegnanti, operatori, volontari NpL e a tutti coloro che desiderano conoscere il programma nazionale Nati per leggere, sviluppato assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, che propone alle famiglie con bambini fino a 6 anni di età attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli.

Dedicato ai giovanissimi è il Laboratorio di scrittura creativa condotto da Cristiano Cavina. Tre appuntamenti rivolto a ragazze e ragazzi dai 12 ai 18 anni. Primo incontro giovedì 13 novembre alle 17.30
Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio, in Romagna, nel 1974. Ha lavorato come pizzaiolo per oltre vent’anni. Il suo primo romanzo esce nel 2003. Da allora non ha mai smesso di scrivere. Ha pubblicato con Marcos y Marcos, Feltrinelli, Lonely Planet, Bompiani. È docente della Scuola Holden di Torino.