04/05/2018 – “Insieme al collega Paolo Calvano, abbiamo presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere informazioni sulla situazione e su cosa si sta pensando di fare per affrontare l’emergenza e garantire l’adeguatezza degli organici medici dei Pronto Soccorso”. A darne notizia è il consigliere regionale PD Mirco Bagnari, componente della Commissione regionale Politiche per la salute e Politiche sociali e firmatario dell’interrogazione. “L’Emilia-Romagna è al primo posto in Italia per qualità dell’offerta sanitaria e capacità di rispondere ai bisogni di salute della popolazione, ma in tema di salute occorre sempre fare di più e meglio. I dati – sottolinea Bagnari – ci dicono che nel 2016 in Emilia-Romagna a fronte di circa 4.448.000 abitanti vi sono stati 1.875.560 accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri si assestano sul 13% circa. I servizi di Pronto Soccorso rappresentano dunque uno dei principali punti di riferimento della popolazione per i bisogni sanitari urgenti e per questo va garantita l’adeguatezza degli organici medici”. “Nelle strutture dei PS e di Medicina d’Urgenza regionali – ricorda il consigliere PD – attualmente sono in forza 824 medici ma dalla programmazione delle piante organiche previste dalle aziende mancano ancora 140 medici su scala regionale. Questo, oltre a rendere difficile l’attività e la capacità di risposta dei pronto soccorsi, crea problemi anche a tutti gli altri settori che operano “a valle” di questi, in termini di presa in carico e gestione dei ricoveri successivi proprio come segnalato recentemente da medici della Medicina Interna di Ravenna”. “La Regione si sta adoperando affinché si possa arrivare alla copertura dei fabbisogni di personale attraverso diverse azioni: la programmazione di concorsi, la predisposizione di graduatorie e l’aumento del numero delle borse di studio. Proprio per garantire pronte risposte alle preoccupazioni che stanno emergendo è doveroso intervenire ulteriormente con provvedimenti al fine di assicurare l’adeguatezza numerica degli organici, garantendo omogeneità formativa e contrattuale ed elaborando forme di incentivazione e premialità tali da rendere attrattivo il profilo professionale dell’operatore dell’emergenza-urgenza. Con l’interrogazione da noi presentata – conclude Bagnari – chiediamo informazioni sulle prossime azioni che la Regione intende mettere in campo per affrontare le problematiche denunciate dai medici e per fornire un servizio sempre migliore ai cittadini emiliano romagnoli”.