Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno dal titolo “Sanitari italiani impegnati contro il covid-19 candidati al Nobel per la Pace”, presentato e illustrato da Daniele Perini, capogruppo Ama Ravenna.

L’ordine del giorno è stato approvato con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, Lista per Ravenna, il consigliere Marco Maiolini del gruppo Misto, Ravenna in Comune), 8 contrari (CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, il consigliere Emanuele Panizza del gruppo Misto).

Sono intervenuti: Emanuele Panizza (gruppo Misto), Fiorenza Campidelli (Pd), Alberto Ancarani (Forza Italia), Veronica Verlicchi (La Pigna), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna).

Di seguito, il testo dellìordine del giorno firmato dal consigliere Daniele Perini.

“E’ delle scorse settimane la proposta di candidare i sanitari italiani al Nobel per la Pace, in quanto primi a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria. L’ ha lanciata la Fondazione Gorbachev di Piacenza, per veder riconosciuto lo sforzo incessante al quale son costretti da più di un anno medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari, chiamati ad affrontare, in situazioni spesso drammatiche, l’emergenza Covid 19, con eccezionale abnegazione, molti sino al sacrificio della propria vita per preservare quella degli altri. Anche Lisa Clark, premio Nobel per la Pace 2017, che da molti anni vive nel nostro Paese, ha vivamente caldeggiato la candidatura. Proprio in questi giorni si è avuta conferma che il Comitato per il Nobel norvegese ha ufficialmente accettato la candidatura: il personale sanitario italiano – recita la motivazione – è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale è ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra, combattendo in trincea, per salvare vite, e spesso perdendola sua. Si impegnano il Sindaco e la giunta  fare propria la richiesta e, anche a candidatura ormai accettata, a promuoverla e a diffonderla, nella piena condivisione dello sforzo, quasi eroico, che i nostri sanitari hanno condotto e continuano, tuttora, a sviluppare”.