Nel quartiere San Giuseppe, meglio conosciuto come villaggio Anic, negli ultimi vent’anni si è avuta una forte espansione urbana concentrata nella zona sud del quartiere e che, di fatto, il villaggio ed il quartiere Chiavica si sono fusi in un’unica area che collega il villaggio alla Darsena di città.

“Il piano urbanistico approvato dalla Giunta comunale di Ravenna nel 2019 – scrive la consigliera PD Fiorenza Campidelli – prevede, per il quartiere San Giuseppe, alcuni grandi progetti di urbanizzazione: il comparto Agraria prevalentemente residenziale e con strutture anche a servizio dell’università, una struttura assistenziale per anziani e un grande parco sportivo polivalente a servizio non solo del quartiere, ma di tutta la città, oltre al completamento delle piste ciclabili dell’area.

Il completamento della circonvallazione nord, dalla rotonda Svezia a via Romea Nord, che dovrebbe chiudere l’anello extraurbano è reso necessario per spostare il traffico dal centro urbano e sgravare in tal modo la città dal traffico di attraversamento da via S. Gaetanino, via Maggiore, via Zalamella. Questo intervento ricade, in concreto, tra gli impegni di un altro piano urbanistico ad oggi non ancora ultimato. Ma, mancando l’ultimo stralcio, il traffico della zona industriale e dei lidi si è riversato su via Mattei con il passaggio anche di mezzi pesanti, nonostante il divieto, i controlli e le sanzioni.

Via Mattei divide il quartiere in due e i negozi, i servizi come ambulatori medici, farmacia, edicola, si trovano tutti nel lato sud del quartiere. I residenti, prevalentemente anziani, devono attraversare l’arteria principale che, nonostante i semafori, è assai rischiosa a causa dell’elevato traffico.

I progetti di sviluppo urbanistico del villaggio Anic che sono stati approvati comporteranno un traffico ancora maggiore lungo la via Mattei. Il progetto iniziale prevede che il terzo stralcio bypassi il villaggio Anic e si realizzi a sud del Villaggio. Il quartiere, in questi vent’anni si è sviluppato proprio nell’area sud e la realizzazione della circonvallazione, così come prevista nel progetto iniziale, non arrecherebbe alcun sollievo al quartiere, né per il traffico che verrebbe a spostarsi di poche centinaia di metri, né a livello di inquinamento sia dell’ aria che acustico.”

Campidelli, che da anni si è fatta portavoce delle sollecitazioni e proposte dei residenti, chiede di valutare la possibilità di modificare il percorso dell’ultimo stralcio della circonvallazione e di prevederlo più a nord del quartiere e fuori dal centro abitato. Inoltre sollecita l’amministrazione a mettere in atto, nel breve periodo, azioni di controllo più mirate ed incisive contro il passaggio di mezzi pesanti, al fine di garantire più sicurezza ai residenti e un minore inquinamento dell’aria.