Condannati gli ex proprietari di Calippo, il cane salvato dai volontari dell’Enpa dopo essere stato trovato abbandonato a lato di una strada in inverno, semicongelato. Quel giorno, accanto a sé, Calippo aveva suo “fratello”, morto molto probabilmente per assideramento. 

La storia di Calippo aveva commosso molti faentini e aveva attirato l’attenzione anche dei media nazionali. 

Come scrive il Corriere di Romagna, oggi il processo a carico degli ex proprietari dei due cani, una coppia all’epoca residente a Cotignola, è arrivato a sentenza. I due imputati sono stati condannati per maltrattamento a 5 mesi. (l’accusa è stata derubricata da uccisione di animali). Entrambi sono stati condannati anche a risarcire con 2500 euro a testa le due associazioni costituitesi parte civile, Enpa Faenza e Gaia animali e ambiente. 

Il giudice non ha quindi accolto le richieste delle due associazioni che avevano presentato un ingente richiesta di risarcimento: 10 mila e 20 mila euro. Il vice procuratore onorario Annalisa Folli aveva chiesto una condanna a 7 mesi. 

Accolta parzialmente la tesi difensiva dell’avvocato Nicola Montefiori che ha evidenziato come i due coniugi avessero lasciato i cani in una cassetta dotata di coperta vicino al Rifugio del Cane. Un gesto compiuto non potendo sostenere economicamente al fabbisogno dei due animali. 

L’accusa aveva evidenziato tuttavia come i due coniugi avessero trascurato altri animali e anche la salute dei due cani, non curandoli per la parvovirosi da cui erano affetti. 

Calippo oggi vive insieme alla famiglia che lo ha adottato al termine del percorso di riabilitazione.