L’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha ovviamente costretto anche tante delle attività ospitate nel Complesso ex Salesiani di Faenza a fermarsi temporaneamente. Lezioni, bar, palestra, agenzie e sport hanno così dovuto interrompere la loro quotidianità, ma non la loro disponibilità ad aiutare tutti coloro che frequentavano Faventia Sales.

Fin dai primi giorni dell’emergenza tutte le attività che rendono vivo il Complesso si sono immediatamente adoperate per non far cessare il rapporto che da tempo lega l’ex Salesiani ai faentini. Abbandonati campi da calcio e spogliatoi, lo sport è entrato nelle case grazie agli allenatori della società sportiva Faventia. Il personale della squadra di calcio, che si allenava nel rinnovato campo da gioco del Complesso, è infatti in costante contatto con tutti i giocatori. Ai ragazzi vengono inviati giochi e attività per cercare di mantenersi attivi anche in ambito domestico. Anche la palestra Overcome Sporting Club fa la sua parte grazie al suo team sportivo che continua a essere a disposizione, anche se a distanza. La scuola di musica “G. Sarti” ha deciso di portare le lezioni direttamente nelle case dei suoi studenti. Così, da settimane i docenti accompagnano le giornate dei propri alunni tra canto e strumenti musicali, continuando così il percorso didattico. Da sport e musica al mondo del lavoro. Anche l’agenzia per il lavoro E-Work SpA non cessa la sua attività grazie a smart working e colloqui a distanza che consentono di soddisfare le richieste di impiego nei settori che più ne hanno bisogno in questo momento.

“Faventia Sales è stata pensata come luogo di incontro e di crescita, un posto in cui confrontarsi e unire le forze per la comunità faentina – spiega il Presidente di Faventia Sales Andrea Fabbri –. La convivenza e la contaminazione tra mondi che dall’esterno possono sembrare distanti sono aspetti educativi fondamentali. Faventia Sales ha sempre portato avanti questi valori, sono princìpi che grazie all’impegno di tanti non si fermano. Possono essere sospese le lezioni didattiche, chiuse le porte dei nostri locali, ma i valori che sono alla base della nostra realtà si coltivano anche quando siamo a casa, distanti. Anche Faventia Sales riaprirà le proprie attività e dovremo farlo in modo propositivo, cogliendo nuove riflessioni da questa emergenza che ci ha sconvolto. Anche noi stiamo già pensando alla fase 2 e siamo a disposizione per aiutare la ripresa economica indirettamente grazie alle attività ospitate all’interno del complesso e più direttamente come potenziale motore di sviluppo, riaccendendo vecchi e nuovi cantieri nel complesso”.

La voglia di cogliere insegnamenti da questa esperienza accompagna anche tutti i protagonisti del complesso di Faventia Sales. “Questa situazione può essere l’occasione per ragionare sui ritmi frenetici che avevamo tutti fino a poco fa – commenta il direttore tecnico della palestra Fabio Fabbri – e magari un’opportunità per apprezzare l’attività fisica come aiuto per stare meglio”.

“La distanza fisica tra i colleghi paradossalmente ci ha unito ancora di più – aggiunge il presidente del Gruppo E-Work Paolo Ferrario -. Questa emergenza ci ha portato tutti a condividere maggiormente i rispettivi problemi e preoccupazioni”. Per Donato D’Antonio, coordinatore della scuola di musica Sarti, “la musica può essere un ottimo accompagnamento in queste giornate che ci vedono chiusi in casa. È una materia che ci insegna a impegnarci per seguire i nostri obiettivi e questo è un grande insegnamento per i ragazzi”.

“I ragazzi cominciano a sentire il peso di questa situazione, che li vede sempre in casa senza la possibilità di vedere i propri amici – conclude il responsabile del settore giovanile della società sportiva Faventia Giampaolo Sabbatani -. Se nelle prime settimane questa pausa dagli impegni scolastici e sportivi poteva essere apprezzata, adesso abbiamo notato la loro difficoltà e la grande voglia di tornate alla vita di prima”.

“Il ringraziamento più forte va invece alle attività di servizio pubblico – conclude Andrea Fabbri – che all’interno del Complesso stanno continuando a operare e a fare tanto per i cittadini in questo momento difficile. In particolare penso ai Servizi alla Comunità, al Centro per le famiglie e agli uffici dei corsi di laurea, che, tra l’altro, hanno permesso a diversi neo-infermieri di laurearsi in questo momento così delicato”.