Immagine di repertorio

Rinviare l’apertura della stagione venatoria visto che coincide con la presenza di turisti nell’entroterra attratti dalle caratteristiche uniche dei nostri territori. La proposta lanciata alla giunta arriva da Giulia Gibertoni che sottolinea come eccellenze alimentari, vini ormai riconosciuti a livello internazionale e specie a rischio di estinzione, come il gatto selvatico e il picchio nero, attraggano in Emilia-Romagna “il popolo dei vacanzieri settembrini”.

La consigliera del Movimento 5 stelle specifica nell’interrogazione depositata oggi, come “la Regione non possa più pensare di promuovere solo la vacanza in spiaggia” ma che debba puntare anche sull’entroterra visto che “il turismo non è più quello di una volta” e che i turisti in viaggio in Italia a settembre sono stimati in 13 milioni, “un numero che è in costante crescita da dieci anni”.

A questa motivazione, per il rinvio della stagione di caccia, la pentastellata aggiunge anche quella della siccità chiedendo all’esecutivo di “rivedere il proprio convincimento, rinviando la stagione venatoria per tutelare la fauna selvatica, parte integrante dell’ambiente naturale”. La Cinque stelle rimarca come “la giunta, per consentire, in via straordinaria, di effettuare prelievi di acqua per affrontare i problemi generati dalla siccità per diverse colture, ha dato il via libera a prelievi d’acqua controllati in alcuni tratti di corsi d’acqua dell’Appennino romagnolo. Contestualmente- motiva la richiesta all’esecutivo Gibertoni- ci si sarebbe aspettati un rinvio della stagione venatoria bloccando l’apertura in un periodo in cui molti animali sono in situazione di rischio”.