Massimo è uno degli “Equilibristi” di cui ci raccontaIvano Di Matteo nel suo film del 2012 con Valerio Mastandrea, che all’improvviso -per una separazione piuttosto che per la perdita del lavoro (a volte per entrambe le disavventure) -si trova a non avere più certezze e diritti verificando che la dignità,che credeva fosse un diritto, appunto, è invece un lusso facilissimo da perdere.

Ecco, un rapido rovescio di fortuna e la vita di Massimo cambia radicalmente e dalla piccola casa in affitto nel forese di Ravenna: bolletta dopo bolletta, canone dopo canone non ha più di che tirare avanti ed è costretto a ricorrere ai servizi sociali che fortunatamente lo indirizzano alla “Casa per Ricominciare” di Piangipane in una struttura di bassa soglia gestita da Ora e Sempre Resistenza OdV che accoglie persone in condizione di disagio economico.Nella casa collabora a autogestire l’appartamento e, insieme agli altri ospiti si mette a disposizione della comunità per svolgere piccoli servizi utili a tutta la comunità.

Purtroppo, per la serie: “la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo”, nel 2019,si trova a dover combattere con una malattia che gli fa perdere anche il piccolo lavoro di guardiana presso un’azienda locale.

Solidarietà è la molla che spinge ad aiutarsi nel progetto della “casa”; solidarietà e lotta per il diritto ad una vita dignitosa è quello che muove i volontari dell’Associazione per questo durante la malattia ospiti e volontari non hanno mai lasciato solo Massimo, aiutandolo nei sui bisogni immediati fino a che, dopo una lunga convalescenza, è tornato ad una vita quasi normale riuscendo da solo nelle incombenze quotidiane e a muoversi in autonomia per le visite di controllo e per le terapie che deve affrontare.

Fino a oggi, 27 agosto, quando è stato costretto a sperimentare come a Ravenna Uguaglianza e Libertà siano due concetti vaghi legati all’avere più che al diritto costituzionale. Questo il fatto.

L’ospedale gli fissa un appuntamento per un “controllo” alle 13, di sabato 28 agosto, in via Randi a Ravenna. Controllati gli orari dei mezzi pubblici, verifica che il sabato ci sono solo 2 autobus, alle 7e07 e alle 7e51, che da Piangipane portano a Ravenna e l’altro, che parte alle 14 e 43, risulta inutile visto l’orario dell’appuntamento.

Prova, allora, a contattare le due associazioni di volontariato che svolgono un servizio da e per l’ospedale con mezzi propri. Servizio nobilissimo e utilissimo che, però, è a pagamento. Pochi euro in realtà (12, andata e ritorno) ma ancora troppi per chi non ha neanche il Reddito di Cittadinanza soprattutto perché a questi vanno aggiunti 15 euro per il tampone naso faringeo che le due Associazioni, giustamente, chiedono per poter esercitare il servizio in sicurezza.

Come è sempre accaduto finora sarà un volontario di “Ora e SempreResistenza” che porterà gratuitamente Massimo, con la mascherina calzata,al suo appuntamento in ospedale ma, la domanda che dovremo porci tutti è: Quale modello di Libertà ha in testa chi ha organizzato un siffatto sistema di Trasporto Pubblico? A quale concetto di Uguaglianza e di Cittadinanza risponde un sistema che privilegia il trasporto privato a scapito e in danno di quello pubblico? Dov’è l’Uguaglianza dei cittadini in una Comunità dove i poveri e, insieme a loro, i senza patente e quelli di fuori Ravenna sono inibiti nell’esercizio dell’articolo 16 della Costituzione?

Noi Comunisti Uniti ci siamo fatti le domande e ci siamo dati le risposte: nella nostra Città dell’Uguaglianza e della Libertà organizzeremo un Servizio di Trasporto Pubblico degno di questo nome che sia Sostenibile dall’ambiente,che metta Tutti i Cittadini:ricchi e poveri; giovani e anziani; patentati e no;cittadini del Centro e del Forese nella condizione di autonomia e di massima Libertà.