“Il Consiglio comunale di Ravenna ha approvato praticamente all’unanimità il progetto per la realizzazione del rigassificatore galleggiante al largo della costa.
Su 24 votanti, 23 favorevoli e un astenuto. Nessun contrario.
Un forte sostegno – che va dalla maggioranza all’opposizione – a una infrastruttura strategica per il Paese, per raggiungere l’autosufficienza energetica, staccarci dalle forniture russe e abbattere i costi dell’energia che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese, servizi e lavoro.
Un segnale straordinario di unità, dopo che già tutte le parti sociali, sindacati e imprese, si erano dette a favore. La stessa coesione con la quale definiremo mitigazioni e compensazioni.
Fondamentali, come ha sottolineato il sindaco Michele De Pascale – che ringrazio insieme a tutte le forze politiche e civiche – sono stati i pareri positivi su sicurezza dell’impianto, tutela dell’ambiente e della navigazione forniti dagli organismi e dalle autorità competenti.
Gli stessi coi quali stiamo lavorando nella Conferenza dei servizi: oltre 40 enti coinvolti nel processo autorizzativo che contiamo di chiudere entro fine ottobre, rispettando il cronoprogramma indicato dal Governo quando mi ha incaricato come Commissario per la realizzazione dell’opera. 120 giorni in tutto, rispetto agli anni che ordinariamente si impiegano.
Ancor prima che il Governo mi assegnasse l’incarico, ci eravamo messi a disposizione del Paese candidando Ravenna a ospitare il rigassificatore, insieme alla realizzazione del più grande parco eolico e del solare in Italia, per fare qui un hub nazionale ed europeo delle rinnovabili.
Dall’Emilia-Romagna e da Ravenna arrivano tre segnali molto importanti. Il primo è che non è vero che in Italia le cose non si possano fare presto bene: quando c’è condivisione dell’obiettivo ed efficienza della pubblica amministrazione possiamo addirittura essere un esempio sul piano internazionale. Il secondo è che trasparenza e confronto con le comunità locali e le parti sociali non solo non sono un ostacolo, ma sono anzi la chiave per raggiungere il risultato. Il terzo è che ambiente e lavoro si possono e si devono tenere insieme.”