Sandra Kersevan sarà ospite dell’ANPI a Solarolo e Ravenna, rispettivamente venerdì 7 e sabato 8 febbraio per parlare di Foibe e dei tragici eventi del confine nordorientale. Forza Nuova non ci sta e rivendica il blitz presso le sale che ospiteranno la conferenza revisionista dove sono state affisse alcune locandine dallo slogan inequivocabile ‘La verità non può essere infoibata’.
“Che la storia venga scritta dai vincitori è un dato di fatto, che si tenti di nascondere le nefandezze degli stessi è sopravvivenza, ma che l’ANPI si appropri anche del Giorno del Ricordo, oltraggiando la memoria di tutte le vittime del regime titino e dei suoi fedelissimi partigiani che sfogarono la loro furia assassina su migliaia di connazionali colpevoli solamente di essere italiani, è un abominio.” – interviene Desideria Raggi, coordinatore regionale di Forza Nuova.
“Il negazionismo oramai noto della Kersevan non fa altro che rimarcare come ora più che mai, dopo 50 di silenzio consapevole, si voglia continuare ad infoibare la verità, quella di un profondo odio del regime comunista slavo contro il popolo italiano, che arrivò a giustificare ed utilizzare metodi di sterminio su tutti coloro che non rispecchiavano i canoni politici e nazionali.”
Poi prosegue – “Basta ricordare le testimonianze dei parenti di Norma Cossetto, diventata icona di quel martirio, o ascoltare i racconti degli esuli, per rendersi conto dei tragici eventi che si susseguirono anche e sopratutto a guerra terminata. Ricordiamo il ‘treno della vergogna’, un convoglio ferroviario che trasportava centinaia di esuli e che alla fermata di Bologna venne preso addirittura a sassate da alcuni giovani che sventolavano la bandiera rossa con falce e martello e che arrivarono persino a sputare sui loro connazionali e a gettare sulle rotaie il latte destinato ai bambini.”
“Chiunque – conclude la Raggi – ha il dovere morale e storico di tenere viva la memoria di tutti coloro che vennero infoibati per essere dalla parte sbagliata della barricata o più semplicemente per essere italiani. Colpevoli di essere nati con quel amor patrio che tanto provoca fastidio ai compagni di ieri e di oggi.”