Biodiversità e sicurezza: le conifere della Vena del Gesso saranno sostituite da specie autoctone

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I boschi della Vena del Gesso sono al centro di un intenso lavoro di mappatura che porterà ad aumentare la struttura e la composizione dei boschi naturali di quercia in sostituzione delle specie esotiche come le conifere a vantaggio della sicurezza dell’intero parco e della biodiversità. Si tratta di un progetto di conservazione e rinnovamento dei boschi, troppo spesso minacciati anche dagli incendi. Un’accelerazione di un processo naturale che normalmente impiegherebbe centinaia di anni e l’eliminazione di specie presenti da anni nel parco ma in realtà non autoctone. Al termine della mappatura inizierà il processo di eliminazione che punterà comunque a tutelare eventuali insediamenti di animali, di grandi e piccole dimensioni. Saranno ad esempio salvaguardati alberi dove verranno rilevate tane e altri rifugi. Il processo di salvaguardia dei boschi continuerà con la piantumazione di nuove specie ai confini con i campi e le strade. L’intero processo, che coinvolgerà anche la fauna, sarà raccontato in una serie di incontri pubblici legati al progetto europeo Life 4 Oak Forests: una serie di appuntamenti pensati per un pubblico esperto, per comuni cittadini, per le famiglie e per gli amministratori delle locali comunità.