Nel 2021 il fatturato di Terremerse è risultato pari a 248,4 milioni di euro, in crescita per oltre 88 milioni rispetto al 2020, mentre quello del bilancio consolidato è di circa 270 milioni. Il risultato netto, positivo per oltre 1,2 milioni di euro, include importanti accantonamenti incrementali rispetto al budget per circa 1,7 milioni di euro, a fronte di rischi collegati alla congiuntura attuale e a fondo spese future per costi che dovranno essere sostenuti nei prossimi esercizi, di importo non esattamente determinabile.

Il forte incremento del fatturato deriva da vari fattori.

L’incorporazione della Società Pempacorer, e la nascita dell’O.P. (Organizzazione di Produttori) Terremerse Sezione Ortofrutta, ha portato un aumento di fatturato di oltre 70 milioni di euro, che si sono aggiunti ai volumi di prodotti ortofrutticoli da industria. Oltre al Settore Ortofrutta, i comparti delle Agroforniture e dei Cerealproteici contribuiscono rispettivamente alla crescita per 8 e 11 milioni. L’aumento nel settore dei mezzi tecnici è dovuto principalmente all’acquisizione di quote di mercato su nuovi territori. Per i cereali nel 2021 la crescita del fatturato è frutto del forte incremento dei prezzi, che consentirà liquidazioni relative alla campagna 2021 di estrema soddisfazione per gli agricoltori.

Il Settore Carni ha fatto registrare una flessione in termini di volumi di quantità vendute, passando da un fatturato di 26 milioni del 2020 ai 23 milioni di euro del 2021, ma ha in ogni caso prodotto una buona redditività, superiore alle previsioni di budget.

Dal punto di vista patrimoniale, oltre alla crescita del patrimonio netto a 41,2 milioni, è da rimarcare il sensibile miglioramento finanziario che ha determinato al 31/12/2021 una forte diminuzione della posizione finanziaria netta per circa 8 milioni rispetto al 2020. Dal 2018 Terremerse, in presenza di una importante crescita del fatturato, ha dimezzato di fatto la dipendenza finanziaria da terzi, passando dai 48 ai 24,8 milioni di debito.

«Da qualche anno si è innescato un circolo virtuoso che ha permesso a Terremerse di migliorare tutti i propri indici economici, patrimoniali e finanziari, rendendo la Cooperativa più solida e attrattiva per gli agricoltori e gli stakeholders in generale. Questo è stato reso possibile anche grazie a un processo di riorganizzazione e sviluppo organizzativo che, a fronte delle aumentate dimensioni e del necessario ricambio generazionale, ha permesso di valorizzare risorse interne e acquisire nuove competenze dall’esterno. La marcata riduzione del debito finanziario, le maggiori risorse e il migliore accreditamento di Terremerse sono anche funzionali a poter cogliere, in modo selettivo, opportunità di investimento per la continua crescita e affermazione del nostro modello di impresa», sottolinea il Direttore Generale Emilio Sabatini.

Prosegue il Presidente Marco Casalini: «Lo sviluppo dimensionale, se correttamente gestito, consente di elevare le sinergie e l’integrazione tra i vari comparti della Cooperativa. Ricordiamo, infatti, che il dialogo con nuove aziende agricole e con un nuovo territorio, può offrire opportunità contestualmente per le Agroforniture, i Cereali e l’Ortofrutta. Senza mai trascurare il Settore Carni, che sta puntando anch’esso su uno sviluppo commerciale e industriale attraverso investimenti in tecnologia».