Nel Consiglio Comunale di giovedì 28 gennaio è stata respinta a maggioranza la mozione presentata da Fratelli d’Italia dal titolo “Interventi urgenti sulla partecipata Faventia Sales Spa”.

“Il Consiglio ha ritenuto di non condividere le preoccupazioni che come gruppo ho espresso a più riprese sul tema Faventia Sales Spa e sul mancato, nonché indispensabile, vero riassetto societario” commenta Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.

“L’amministrazione ha scelto di proseguire in maniera ottusa e pervicace sulla propria strada a cui si aggiunge un consenso colpevole e informato di questo Consiglio Comunale.

Continuare oltre su dibattiti tecnico-normativi è oggi sostanzialmente inutile vista la distanza delle posizioni, sarà la Corte dei Conti ad esprimersi in maniera definitiva su questo aspetto, e mi auguro davvero di aver torto perché se così non fosse avremo un danno erariale che graverà sulle tasche di tutti i contribuenti”.

Non è però l’unico aspetto su cui insiste Bertozzi

“Resta il fatto politico, ed è un fatto grave.

Questa amministrazione continua a nascondersi dietro a formule generiche, vuote di contenuti, come riassetto societario e riassetto strategico, senza dire che cosa si intende con queste locuzioni.

Questa amministrazione ha sconfessato la precedente, Massimo Isola Sindaco ha sconfessato Massimo Isola Vice Sindaco.

Massimo Isola Vice Sindaco sosteneva insieme alla sua giunta di allora che l’oggetto sociale di Faventia Sales Spa fosse compiuto, Massimo Isola Sindaco insieme alla sua giunta attuale sostiene il contrario e dice che si deve andare avanti. Come? Lo decideranno con calma nel 2022.

Il vero nodo è strategico nonché finanziario, il problema politico – e qualcuno se ne meraviglia – è rappresentato dai 3.910.000 euro investiti nella società dal Comune di Faenza (46% degli 8.500.000 euro di CS) e dagli oltre 3milioni di debiti bancari ancora da rimborsare.

Non abbiamo un piano industriale e se c’è non è stato reso noto al Socio di maggioranza relativa come noi abbiamo chiesto.

Che cosa si vuole fare del Teatro? E della Chiesa? E soprattutto con che denari? Il Consiglio Comunale, principale organo Istituzionale del socio di maggioranza relativa ha il diritto di sapere, su questo  Massimo Isola Sindaco avrebbe dovuto rispondere in chiave politica, non lo ha fatto.

Il problema del fatturato si presenterà domani: Faventia Sales Spa a meno di “imprevedibili” sussulti (sempre possibili con questa amministrazione), non raggiungerà il milione di euro di fatturato nel 2020 e faticherà nel 2021 aggiungendo un altro paletto contro norma”.

Bertozzi chiede inoltre di rivedere le deleghe del vicesindaco Andrea Fabbri:

“Resta l’inopportunità tutta politica di lasciare la delega sulla partecipata al Vice Sindaco Andrea Fabbri, ex Presidente di Faventia Sales Spa ed ex collaboratore di uno dei principali investitori del complesso. Bene ha fatto questa volta il Sindaco a relazionare direttamente sul tema non lasciando che fosse il Vice Sindaco a farlo: nessuna posizione illegittima sia chiaro, ma sarebbe stato del tutto inopportuno.

La delega andrebbe rivalutata.

Il Comune di Faenza è uno stakeholder in proprio in questa vicenda. Prima di ogni altra cosa dovrebbe massimizzare l’interesse della collettività dalla sua partecipazione a Faventia Sales, interesse sia politico che strategico, non altro.

Il Comune di Faenza è un portatore di interessi convergenti ma distinti da quelli della partecipata, avere l’ex Presidente con delega su di un’impresa che ha amministrato fino a ieri non è garanzia di visione super partes, perché “il pregiudizio” dell’ex Presidente non può che influenzare la strategia dell’Amministratore Pubblico, questo è umano ma non è opportuno”.