“Nel corso del Consiglio Comunale del 29 novembre u.s. è stata data risposta all’interrogazione presentata dal gruppo Fratelli d’Italia sul tema “spegnimento pubblica illuminazione – rincari energia elettrica”.

Il tema è stato da me sollevato qualche settimana fa per porre l’attenzione sui rischi connessi alla sicurezza urbana che un provvedimento del genere comporta e comporterà, come interrogante ho fatto presente che la stessa Questura ha dato parere negativo all’iniziativa (come confermato da delibera di giunta n. 246 del 23/11/2022), ed ho aggiunto che nulla dei richiesti interventi aggiuntivi sulla sicurezza è stato attuato e nemmeno ipotizzato, quasi si trattasse – nonostante quello che sta succedendo nella vicina ravenna – di un inutile orpello.

Alla riunione di giunta che ha prodotto la deliberazione 246 appena citata l’Assessore con delega alla sicurezza non era presente, e questo credo la dica lunga sull’attenzione che lo stesso e la giunta tutta hanno dato al tema citato.

Quello che però davvero sorprende sono i numeri e il dato politico che ne consegue, e a tal proposito ritengo doveroso fare chiarezza:

– Nella relazione tecnica che accompagna la delibera di Giunta il responsabile del servizio calcola in 1.065.257, 85 euro il maggior costo per gli impianti di pubblica illuminazione ed individua nel 33% il risparmio annuo ipotizzabile, in valore assoluto 375.100 euro. Questi numeri si riferiscono a 12 mesi ipotizzando che il trend 2023 sia identico al 2022, il risparmio effettivo 2022 (siamo a dicembre) si concretizzerebbe in poche migliaia di euro.

– Per il 2022 il governo centrale (Draghi) è intervenuto a parziale ristoro dell’incremento dei costi energetici e lo ha fatto attraverso una serie di provvedimenti, con stanziamenti diretti (il capitolo di entrata specifico per Faenza ha raggiunto ad oggi i 666.425 euro) e con deroghe alla normativa generale sull’utilizzo vincolato di alcuni capitoli di entrata. In particolare l’art 40bis – comma 1, del DL 50/2022 consente che i comuni e le unioni di comuni, in via eccezionale e derogatoria per il solo anno 2022, possono destinare i proventi effettivamente incassati di cui all’articolo 142, commi 12-bis e 12-ter, e all’articolo 208, comma 4, del codice della strada, nonché le entrate derivanti dalla riscossione delle somme dovute per la sosta dei veicoli nelle aree destinate al parcheggio a pagamento, ai sensi dell’articolo 7, comma 1, lettera f), del medesimo codice, nei soli limiti delle percentuali di propria spettanza e competenza, a copertura della spesa per le utenze di energia elettrica e gas. Insomma una parte dei proventi delle sanzioni agli automobilisti possono andare a finanziare i rincari energetici.

– Nel consiglio dell’Unione della Romagna Faentina previsto per oggi 30 novembre verrà approvata una variazione di bilancio che coinvolge direttamente il Comune di Faenza.

Con riferimento alla parte corrente verranno iscritte nel bilancio dell’Unione maggiori entrate da proventi per sanzioni al codice della strada per 1.050.000 euro relative a sanzioni di competenza del Comune di Faenza (parliamo dei famosi Velocar sulla circonvallazione).

Queste somme verranno destinate (al netto di 297.819 euro per accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità) per 109.000 euro alla gestione stessa delle entrate da sanzioni (oneri di riscossione e spese postali) e per il residuo di 643.180 euro andranno trasferite al Comune di Faenza per il finanziamento delle spese per utenze di energia elettrica e gas ai sensi proprio di quell’art. 40 bis in appresso citato.

Quello che emerge da questa vicenda è che con lo spegnimento dell’illuminazione pubblica nell’anno 2022 avremmo un vantaggio risibile e quantificabile in poche migliaia di euro, attraverso provvedimenti governativi e grazie all’introito aggiuntivo delle sanzioni Velocar il Comune di Faenza incasserà per il 2022 almeno 1.309.000 euro aggiuntivi che copriranno pressoché integralmente l’incremento di costo per la pubblica illuminazione.

La rigidità del bilancio Comunale più volte denunciata appare qui in tutta la sua evidenza, così come l’incapacità gestionale di questa Giunta.

Nonostante l’incremento dell’IRPEF (anche questo giustificato con i rincari energetici), nonostante l’incremento dell’IMU, nonostante l’incremento della TARI, nonostante i trasferimenti ad hoc del governo centrale, il Comune di Faenza toglie denari che avrebbero dovuto essere destinati alla sicurezza stradale per coprire i costi energetici, non tiene in minima considerazione quelli che sono i rischi connessi alla sicurezza urbana (l’Assessore ha perfino disertato la giunta) e mette a rischio la sicurezza stradale.

La pervicacia con cui sono stati difesi i Velocar, nascondendosi dietro il paravento della pericolosità del tratto stradale, oggi trova e mostra la sua vera ragione di essere.

Ritengo questo atteggiamento politicamente davvero inaccettabile.”