11/05/2018 – Riporto integralmente quello che è stato postato sul mi profilo di facebook (secondo profilo) da una cittadina Ravennate: “Buongiorno! Ho necessità di segnalarti un episodio disgustoso nel quale mi sono imbattuta appena ieri sera: Via Maggiore ore 22:00 una risorsa africana faceva comodamente pipì davanti a un albero, come se quello fosse il bagno di casa sua davanti a passanti, me compresa con un Ravennate che gli urlava contro, mi chiedo e ti chiedo: può finire questo scempio? può finire questa realtà vomitevole che impedisce a una persona di fare due passi in centro senza assistere a spettacoli raccapriccianti dopo cena? Sara’ ‘che io in via Maggiore mentre cammino mi ritrovo a dover cambiare marciapiedi ,ad attraversare la strada perché qualcuno trova normale fermarsi lì per i suoi bisogni? Qui nn si vive più! Mandiamoli tutti a casa del sindaco se proprio li vuole integrare!!!! Li educa lui a un barlume di rispetto e senso civico? Un anno fa la stessa scena in pieno giorno in largo Firenze, esattamente dietro la scuola elementare, hanno confuso le vie per bagni pubblici!!!!! Se ti lamenti ti aggrediscono pure Sei privo di girare in centro che ti stalkerano chiedendo soldi Non puoi entrare in un supermercato che ti vessano esigendo il carrello!! E se nn hai il carrello ti perseguitano lo stesso…. È se poi nn hai soldi ( perché nn siamo tutti ricchi) ti mandano parolacce! Ho già subito un aggressione verbale grave ” SENZA MOTIVO ” alcuni mesi fa. Penso si sia arrivati a un punto di non ritorno; ce qualcuno o qualcosa che mette fine a situazioni di inciviltà e di ineducazione così incresciosi e continui? O ci dobbiamo rassegnare? Dobbiamo integrarci noi all’ incuria e all’ assenza di educazione??” Questo sfogo di questa cittadina Ravennate non è l’unico che ricevo e tanti episodi del genere mi vengono riferiti tutti i giorni; ieri per esempio un’altra cittadina ravennate mi riferiva come il seminterrato del suo palazzo nelle ore notturne venga utilizzato come luogo per espletare qualsiasi tipo di bisogno fisiologico. Credo che la nostra politica di città debba riflettere su questi continui episodi e sul perché alcune persone ritengono normale fermarsi ad espletare bisogni pubblicamente di fronte a donne e uomini che passeggiano.