Da gennaio scorso, in 7 comuni dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, è iniziata la nuova raccolta dei rifiuti porta a porta. Questo cambiamento è reso necessario dalla bassa percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti che caratterizza i Comuni dell’Unione. Obiettivo: raggiungimento del 79%, come previsto dal piano regionale dei rifiuti. Altra finalità del nuovo servizio sarà quella di stabilire regole più eque di calcolo della imposta della TARI, applicate in base alla quantità effettiva di rifiuti prodotti.

L’introduzione della nuova tipologia di raccolta, però, ha comportato notevoli disagi ai cittadini. Bassa Romagna in Azione ritiene che questa risulti incompleta e debba quindi essere migliorata.

“La frequenza di raccolta dell’umido e dei pannolini è insufficiente. Per evitarne l’accumulo nelle case dei cittadini è necessario aumentare la frequenza di ritiro”. Un altro aspetto che preoccupa i cittadini riguarda la gestione dei contenitori consegnati da Hera. “I contenitori, oltre a costituire un ingombro considerevole, devono essere riposti all’interno delle abitazioni in quanto nei condomini, o nei centri storici, non sempre esistono aree apposite per ospitarli”. Preoccupazioni anche per l’igiene. “Dopo essere stati per ore sulla pubblica via, esposti a pioggia, smog e potenziali bisogni fisiologici di animali, i contenitori ritornano nelle abitazioni”. Esprimiamo perplessità anche sulla rigidità delle giornate fissate a calendario “non sempre compatibili con le abitudini di vita e lavoro delle persone”. Inoltre, in previsione dell’aumento delle percentuali di raccolta differenziata, “occorre aumentare il numero dei contenitori stradali dei rifiuti per la carta, la plastica e il vetro, oppure incrementarne la frequenza di svuotamento, poiché risultano spesso pieni e quindi inservibili”.

“Un’alternativa a questo servizio, da considerare sicuramente per il futuro, sono i contenitori stradali dotati di un sistema di apertura a tessera, già adottati con successo da altri comuni dell’Emilia Romagna. Essi permettono un calcolo più puntale della Tari e incentivano alla raccolta differenziata, senza obbligare i cittadini a seguire un calendario fisso” concludono da Azione, il partito di Carlo Calenda, della Bassa Romagna.