Un vero peccato. Ancora una volta gli episodi non sorridono alla Rekico che in casa della corazzata Chieti gioca una grande partita comandando a lungo i giochi, ma mancano del cinismo per chiudere i conti alla fine dei tempi regolamentari, perdendo poi al supplementare. Un vero peccato, perché con maggiore attenzione avrebbe potuto piazzare il colpo grosso sul campo di una delle favorite del girone. Nell’overtime poi la stanchezza e la forza di Chieti hanno fatto la differenza. Resta comunque la buona prestazione che porterà ad avere ancora maggiori motivazioni domenica al PalaCattani contro Ancona.

Davanti ad una ventina di tifosi faentini, la Rekico si mostra subito gagliarda, aggredendo Chieti e mettendola in difficoltà. Gli abruzzesi hanno le idee confuse ed infatti si rifugiano nei tiri liberi, segnando dalla lunetta ben 8 dei 16 punti del primo quarto, terminato 16-14. Faenza mantiene l’urto e resta costantemente in scia, soffrendo soltanto quando si trova ad inseguire 2-8 nei primi minuti. Quando poi inizia ad armare il braccio da tre prende il largo: tre triple di Sgobba e una di Oboe lanciano i faentini sul 31-21 con Chieti che non riesce a colmare il gap, trovandosi all’intervallo sotto 25-32. La forza della Rekico nei primi venti minuti è stata nella panchina lunga con tutti i dieci giocatori che sono stati utili alla causa.

Il copione del match non cambia neanche ad inizio del terzo periodo. Chieti continua a litigare con il canestro (incredibile il suo 0/14 nel primo tempo), mentre Faenza si affida ad Edoardo Tiberti, immarcabile sotto canestro, autore di 20 punti conditi da 19 rimbalzi. I suoi canestri permettono di mantenere la doppia cifra con Sgobba che regala il massimo vantaggio: 40-29. All’improvviso però Chieti reagisce affidandosi a Ruggiero e a Meluzzi. La guardia orchestra il gioco offensivo e il play con la prima tripla dei suoi, riporta fiducia, dando il via alla rimonta. La Rekico cerca di reagire mantenendo alta la lucidità, ma questa volta in attacco non trova soluzioni e così dopo aver chiuso il terzo periodo avanti 48-47 si trova sotto 56-52 dopo un tiro da tre di Ruggiero. Un break che però non demoralizza il gruppo, perché in poche azioni la Rekico ritorna avanti ancora con Edoardo Tiberti, che firma il 57-56 a 53’’.

L’ultimo minuto è ricco di colpi di scena con nessuna delle due squadre che trova canestro. Nell’equilibrio generale si arriva agli ultimi secondi dove Rezzano ha due liberi a 2’’29 dalla fine. Il pivot ne mette solo uno poi Faenza chiama time out per imbastire l’ultima azione. Il possesso non è sfruttato nel migliore dei modi e diventa una palla persa catturata da Ruggiero che sulla sirena manda il pallone sul ferro: overtime e per fortuna beffa evitata.

La Rekico rientra in campo agguerrita e con l’orgoglio passa a condurre 62-60 a 1’35’’ grazie all’ennesima tripla di Sgobba poi sale in cattedra Stanic, mai protagonista fino a quel momento. Insieme a Ruggiero segna i tiri da tre del 67-62 a 32’’ che spezzano gli equilibri anche se la Rekico prova fino all’ultimo con il fallo sistematico a riaprirla. Finisce 69-74 con Faenza che lascia il campo tra gli applausi, ma anche con tante recriminazioni.

 

Esa Italia – Rekico 74- 69 d1ts (16-14; 25-32; 47-48; 57-57)

CHIETI: Meluzzi 9, Di Carmine ne, Gialloreto 2, Mijatovic ne, Rezzano 1, Stanic 12, Ponziani 7, Ruggiero 26, Raicevic ne, Sanna 11. All.: Coen
FAENZA: Anumba 2, Rubbini 2, Oboe 7, Zampa, Calabrese, Tiberti E. 20, Bruni 6, Klyuchnyk 2, Sgobba 26, Tiberti A. 4. All.: Friso

ARBITRI: Guarino – Vittori

USCITO PER FALLI: Oboe