Apoteosi Rekico. Il PalaCattani vive una serata perfetta dove i Raggisolaris conquistano una grande e meritata vittoria contro Chieti, mostratasi come da copione una delle squadre più attrezzate del girone. Nonostante i problemi fisici di Zampa e Klyuchnyk che ne hanno limitato l’utilizzo (Rubbini invece ha giocato una gara di grande sostanza dimostrando di essere guarito dal problema alla caviglia), la Rekico mantiene sempre alti il ritmo e la concentrazione, aggiudicandosi il match al fotofinish negli ultimi tre minuti, dove ribalta l’inerzia grazie al suo capitano Bruni, decisivo dalla lunetta e grande trascinatore. L’applauso va però a tutti i giocatori che hanno mostrato la grande forza di questo gruppo.

La Rekico parte trascinata dall’asse Bruni-Tiberti (la mente e il braccio) e da Anumba e dopo pochi minuti si porta sul 16-8. Se l’attacco gira a meraviglia, non si può dire lo stesso della difesa, dove gli ospiti catturano molti più rimbalzi e soprattutto guadagnano molti secondi tiri. Stanic e Pederzini guidano l’Esa Italia al break di 11-2 con cui ribaltano il punteggio (19-18), mentre la Rekico deve recriminare per l’1/7 dalla lunetta. Chieti allunga fino al 28-23 poi la Rekico reagisce e ritorna avanti, ma il problema è che ad ogni canestro faentino arriva una pronta risposta di Chieti, che a turno sfodera tutte le sue armi.

Con questo copione il match prosegue all’insegna dell’equilibrio con la Rekico che prova nell’ultimo quarto a far saltare il banco, trovando però sulla propria strada sempre un giocatore avversario che la punisce, tanto che i teatini mantengono un vantaggio di quattro punti. All’improvviso però i Raggisolaris danno fuoco alle polveri. Petrucci (determinante in molte situazioni di gioco con punti e difesa) segna due triple consecutive arrivate da azioni ben costruite in attacco, trovando il 65-65 vanificato da un tiro da tre di Meluzzi e a questo punto sale in cattedra capitan Bruni. Il playmaker segna i liberi del 67-68 poi ruba palla a metà campo e subisce fallo mentre penetra a canestro firmando un altro 2/2 dalla lunetta che vale il sorpasso: 69-68 a 45’’.

Il Capitano è ormai “on fire” e si prende un’altra azione personale, pure questa terminata con un fallo e i liberi messi nel cesto. Morale: a 22’’ dalla fine la Rekico conduce 71-68. Chieti chiama time out e prova a costruire l’azione della rimonta, ma sulla propria strada trova la pressione difensiva faentina che la porta a perdere due palloni. Mancano 11’’ alla sirena e Rezzano non può far altro che commettere fallo su Tiberti che è glaciale dalla lunetta firmando il 73-68 e mettendo il punto esclamativo sulla sua prestazione che lo ha visto segnare 22 punti e catturare 12 rimbalzi. La Rekico conquista così una vittoria d’oro e ora si presenterà alla gara di domenica in casa di Ancona, con grandissime motivazioni.

Rekico – Esa Italia 73-68 (20-22; 40-36; 53-55)

FAENZA: Anumba 8, Rubbini, Oboe 4, Wang ne, Zampa, Calabrese ne, Tiberti 22, Bruni 13, Mazzotti ne, Klyuchnyk, Sgobba 8, Petrucci 18. All.: Friso
CHIETI: Insegno ne, Meluzzi 7, Di Carmine 8, Gialloreto 2, Mijatovic ne, Rezzano 8, Signorini ne, Stanic 8, Ponziani 10, Ruggiero 16, Pederzini 9. All.: Sorgentone
ArRBITRI: Spinelli – Rubera
NOTE. Uscito per falli: Meluzzi