Alla luce del sempre più frequente stato di emergenza idraulica del nostro territorio, della Bassa Romagna ma non solo, Azione manifesta la necessità urgente di definire e avviare i grandi progetti, ma anche rivedere nel breve termine le norme che regolano le zone di Protezione Speciale.

“Non a tutti infatti è noto che, a seguito dell’adozione di una Direttiva Comunitaria a tutela ambientale delle specificità del territorio, sono state istituite in tutti i Paesi Europei le Zone di Protezione Speciale (ZPS). In particolare, nella Bassa Romagna e nel ravennate comprendono aree all’interno delle aste fluviali, tra i quali il Lamone, il Senio ed il Santerno nonché i punti di affluenza al Reno e le aree di foce”.

In tali Zone oltre alle limitazioni di caccia è attiva una regolamentazione restrittiva nel procedere allo sfalcio dell’erba e allo sradicamento di arbusti e alberi nati spontaneamente anche dentro gli alvei dei fiumi, che potrebbero costituire ostacolo al normale deflusso delle acque.

“L’istituzione di tali zone risale agli anni 2000 e la loro individuazione si basò su dati socio-territoriali, di consumo del suolo e meteorici, risalenti a oltre trenta anni fa, che risultano oggi ineccepibilmente mutati per il radicale cambiamento climatico e del territorio circostante.
Con l’approccio tecnico e pragmatico che ci contraddistingue – dichiara il Consigliere Comunale di Cotignola e dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Renzo Ballardini di Azione – ho approfondito le ragioni che hanno portato alla costituzione delle ZPS dove le vediamo oggi. Ragioni profondamente mutate negli ultimi anni e con la Sottosegretaria abbiamo condiviso l’importanza di intervenire urgentemente a tutela del territorio e di tutte le realtà civili ed industriali che sorgono in prossimità di queste aree.
La proposta di Azione – conclude Ballardini – è una revisione delle “Zone di Protezione Speciale” (ZPS) a tutela delle aree vulnerabili e soggette a criticità idraulica, per consentire una adeguata manutenzione e un monitoraggio efficace delle arginature”.