È stata annunciata oggi la collaborazione tra Baker Hughes, attraverso Nuovo Pignone, una delle capofila del gruppo Baker Hughes in Italia, e Rosetti Marino, azienda di servizi per l’industria dell’energia con sede a Ravenna, per lo sviluppo di una filiera nazionale della transizione energetica.

La firma è stata occasione per un incontro, che ha visto la presenza dei Sindaci di Firenze, Dario Nardella, e di Ravenna, Michele De Pascale, di Lorenzo Simonelli, Chairman e CEO di Baker Hughes, Michele Stangarone, Presidente Nuovo Pignone, e di Oscar Guerra, AD di Rosetti Marino.

Grazie a questo accordo, Baker Hughes e Rosetti Marino si impegnano a collaborare per la realizzazione congiunta di progetti di CCUS – relativi cioè alla cattura, all’utilizzo e allo stoccaggio di anidride carbonica dando vita a un accordo di filiera che consenta passi avanti concreti per la transizione energetica, partendo proprio da progetti in’Italia.

Baker Hughes e Rosetti Marino sono due realtà industriali di eccellenza che operano da decenni nella filiera dell’energia, sia a livello nazionale che internazionale, e che offrono con le loro reciproche competenze, soluzioni per la decarbonizzazione Made in Italy.

“La storia testimonia come Firenze sia sempre stata una città di arti e di mestieri che hanno favorito l’innovazione sia in campo umanistico che scientifico” ha dichiarato Dario Nardella, Sindaco di Firenze. “E questo è stato possibile anche grazie alle collaborazioni attive sul territorio e ad aziende come Baker Hughes, la quale da oltre 150 anni, tramite Nuovo Pignone testimonia una grande tradizione di sviluppo di talenti e tecnologia, puntando sull’innovazione e unitamente sulla sostenibilità, cosi contribuendo a proiettare la città di Firenze nel futuro”.

“Sosteniamo con la nostra tecnologia il progresso dell’energia, rendendola più sicura, pulita ed efficiente sia per le persone che per il pianeta, con l’obiettivo dell’abbattimento totale delle emissioni di CO2 e di un futuro energetico sostenibile” ha commentato Lorenzo Simonelli, CEO di Baker Hughes. “Si tratta di un obiettivo ambizioso, che per essere raggiunto avrà bisogno di una significativa accelerazione dello sviluppo tecnologico e che non può prescindere, per poter soddisfare la domanda globale di energia, dall’utilizzo responsabile ed efficiente di tutte le fonti energetiche. L’obiettivo di zero emissioni potrà essere raggiunto con una azione di sistema di cui l’Italia ha oggi dimostrato di essere capace. Sono orgoglioso che questa spinta all’innovazione faccia perno su due città come Firenze e Ravenna che hanno tanta storia in comune.”

In particolare, Baker Hughes può vantare in Italia 20 laboratori di innovazione dedicati alla ricerca e allo sviluppo, con collaborazioni di spicco con vari istituti quali Sesta Lab e molteplici Università italiane.

Inoltre, sono sviluppate e prodotte in Italia le turbomacchine più efficienti in ottica di transizione energetica, come la NovaLT, una famiglia di turbine a gas ad alte prestazioni e “Hydrogen ready”, in grado di utilizzare fino al 100% di idrogeno o miscele a vario tenore di gas metano e idrogeno. Senza dimenticare la LM9000, la turbina aeroderivativa più efficiente al mondo nella sua classe, e le tecnologie di compressione, in cui Baker Hughes è leader di riferimento da 60 anni grazie all’eredità tecnologica di Nuovo Pignone.

“La nostra azienda rappresenta l’ingegno italiano applicato all’ingegneria e oggi siamo contenti di poter condividere questo momento dedicato all’innovazione e alla sostenibilità con Baker Hughes,” ha aggiunto Oscar Guerra, Amministratore Delegato di Rosetti Marino. “Siamo convinti che la filiera italiana possa dare un grande contributo al processo di transizione energetica in atto sia a livello globale sia nel nostro paese dove possiamo essere dei protagonisti in grado di dare un notevole contributo”.

“La città di Ravenna e di Firenze sono tradizionalmente unite nel nome di Dante per ricordarci la grandiosità dell’ingegno italiano. Oggi lo stesso ingegno è ben rappresentato da due eccellenze industriali che operano nella città di Ravenna e di Firenze” ha concluso Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna. “L’unione di queste due aziende per progettualità innovative e sostenibili farà accendere i riflettori sulle nostre città in relazione a un tema fondamentale come la transizione energetica, la quale ha bisogno di un impegno congiunto da parte di tutti noi”.

La CCUS rappresenta una soluzione efficace per la riduzione delle emissioni di CO2 e può essere applicata per la rimozione di CO2 dai gas di scarico e dai processi industriali. Si tratta di un ambito fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Accordo di Parigi, con stime di capacità installata per 5,6 miliardi di tonnellate a livello globale entro il 2050. In particolare, il suo utilizzo è chiave per la decarbonizzazione della produzione di idrogeno, permettendo lo sviluppo di un’economia basata su questo fondamentale vettore energetico.