Impegnare la Regione Emilia-Romagna a sostenere i Comuni e i loro Centri di Formazione, contribuendo finanziariamente alle attività di orientamento e ai bisogni delle persone e del territorio è il senso dell’ordine del giorno che il consigliere regionale Mirco Bagnari come primo firmatario e i colleghi Enrico Campedelli e Barbara Lori.

«La nostra Regione ha da sempre dato priorità al tema del lavoro in questa legislatura, come confermato innanzitutto dal Patto per il Lavoro dell’Emilia-Romagna sottoscritto nel 2015 – sottolinea Mirco Bagnari -, e al sostegno alla formazione professionale e all’orientamento quale strumento di promozione da parte della Regione di politiche attive per il lavoro in contrasto alla disoccupazione di breve e lunga durata, nonché come efficace azione di lotta alla dispersione scolastica. Il sostegno alla formazione professionale e all’orientamento, anche attraverso le azioni svolte dai Comuni, è necessario per promuovere politiche orientative e formative utili per le persone e i territori».

Dello stesso parere anche il consigliere Campedelli che aggiunge: «la Regione riconosce il valore che i centri di formazione creano nel territorio, attraverso la partecipazione dei Comuni. Per garantire continuità dell’offerta orientativa e formativa e un’elevata aderenza ai bisogni del territorio, dopo un lungo confronto politico che abbiamo cercato di accompagnare e arrivare ad un risultato positivo, nel quadro della legge regionale 30 luglio 2015, ha previsto in assestamento di bilancio (approvato in aula il 25 luglio)  una spesa per gli anni 2018 e 2019 pari a euro 1.400.000 euro. Per questo è importante ribadire anche per il futuro il sostegno di questi enti di formazione che orientano ed accompagnano verso il lavoro le persone ed in particolare quelle più in difficoltà».

In Regione sono attivi 8 centri di formazione di proprietà pubblica che oggi occupano circa 200 dipendenti, circa 1200 collaboratori, e oltre 400 fornitori di beni e servizi a supporto delle attività.

«Il ruolo pubblico esercitato dagli 8 centri emiliano-romagnoli ha costituito un insostituibile punto di riferimento per giovani e famiglie, supportandoli ed accompagnandoli nei percorsi di transizione tra istruzione, formazione e lavoro – conclude Lori -. Per dare continuità e valore a questi centri la Regione si è impegnata per consolidare le azioni e le opportunità rese disponibili dagli enti, ed in particolare la capacità di svolgere le funzioni di orientamento e trasferendo risorse ai comuni coinvolti pari ad 1 milione 400 mila euro per il 2018 e uguale somma per il 2019 destinati ai centri per servizi in materia di orientamento».