Il Podere Pantaleone è un’importante e originale Area di Riequilibrio Ecologico situata a pochi chilometri dal centro storico di Bagnacavallo e dal 2006 è classificata come Sito di Importanza Comunitaria.

La ristrutturazione dei ruderi della vecchia casa colonica del podere, portata a termine nel 2020, ha restituito al territorio un nuovo spazio al servizio dell’educazione ambientale e un prezioso punto d’informazione per le visite e gli appuntamenti turistico-culturali del sito.

Quella che era la vecchia casa colonica dei Pavlêna (la famiglia Pirazzoli, proprietaria dell’abitazione poi acquistata dal Comune di Bagnacavallo nel 1988 assieme ai terreni) sarà il nuovo Centro Visite del podere e una delle sedi operative del Ceas della Bassa Romagna.

Si prevede che l’inaugurazione possa avvenire prima dell’estate 2021.

Il nuovo centro avrà una funzione fondamentale nel rapporto con la didattica scolastica e sarà una preziosa base d’informazione per gli eventi turistico-culturali-ambientali. È strutturato su due piani ed è dotato di tutti i necessari servizi; al piano terra vi è una saletta accoglienza e una grande sala didattica per proiezioni, laboratori e conferenze, mentre al piano superiore vi sono due salette ad uso ufficio e archivio e una bella sala espositiva.

Sono appena iniziati i lavori di allestimento e le relative operazioni di trasloco di arredi e materiali che si trovano nella Sezione Naturalistica “Pietro Bubani” del Centro Culturale Le Cappuccine. Trasloco e allestimento proseguiranno in questi primi mesi del 2021. Nell’edificio troveranno inoltre spazio alcune associazioni del territorio.

Il progetto di ristrutturazione, curato dall’architetto Maura Cantagalli di Faenza, è stato realizzato dalla ditta Safer di Lugo.

L’importo totale dell’intervento è stato di 490mila euro, 300mila dei quali ottenuti grazie a un finanziamento europeo veicolato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Gal Delta2000.

«Lo scopo principale dell’operazione che sta per concludersi – ricorda l’assessore all’Ambiente Caterina Corzani – è quello di avere un collegamento diretto e immediato tra “educazione ambientale” e “progetto reale di riequilibrio ecologico”. Scolaresche e visitatori potranno godere dell’esposizione didattica della Sezione Naturalistica all’interno di un’area protetta, con fauna e flora autoctoni nella loro manifestazione naturale.

Natura, informazione ed educazione ambientale e alla sostenibilità potranno quindi distribuirsi negli appuntamenti di visita senza soluzione di continuità e restituire ai fruitori una più ampia consapevolezza del rispetto ecologico.»