Il Consiglio comunale di Bagnacavallo ha approvato nella seduta di martedì 28 luglio numerosi interventi di fiscalità locale per l’anno 2020 coordinati a livello di Unione dei Comuni della Bassa Romagna, con l’intento di agevolare cittadini e imprese per favorire la ripartenza in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19.
Tutte le relative deliberazioni sono state approvate con i voti favorevoli dei gruppi Pd e Officina delle Idee e l’astensione di Lega Romagna ad esclusione di quella riguardante l’applicazione delle aliquote della nuova Imu che ha visto la Lega contraria.
Per quanto riguarda innanzitutto il regolamento per l’applicazione della nuova Imu e le relative aliquote da applicare per l’anno 2020, è prevista una moratoria per l’acconto di giugno, con disapplicazione di sanzioni e interessi per versamenti eseguiti entro il 16 ottobre.
Vi è poi l’assimilazione ad abitazione principale dell’alloggio posseduto dagli anziani ricoverati che hanno preso residenza in istituti di ricovero/sanitari e l’esenzione per gli immobili di enti del terzo settore in comodato al comune.
Viene inoltre confermata l’aliquota zero per fabbricati “beni merce”, destinati cioè dall’impresa proprietaria alla vendita, con un’importante modifica che consiste nell’abbattimento ad appena l’1 per mille per le aree fabbricabili poste in centro storico nel periodo in cui vengono realizzati interventi di recupero degli immobili. In tal modo si intende ulteriormente agevolare il recupero del centro storico. Viene infine abbattuta del 50 per cento l’Imu per aree edificabili sottoposte a vincolo in vista di un futuro esproprio.
Sul fronte del regolamento delle entrate sono state snellite le procedure deflattive e semplificate e ampliate le possibilità di rateizzazione.
Per quanto concerne la Tari, dal punto di vista delle utenze domestiche vengono mantenute inalterate la tariffe, confermando gli sconti per il conferimento in area ecologica e prevedendo un fondo per aiutare le famiglie in situazioni di disagio socio-economico nel pagamento della tassa sui rifiuti. Per le utenze non domestiche è stato fatto uno sforzo supplementare per aiutare le aziende, le imprese e gli esercizi in questo periodo difficile, riuscendo ad arrivare a una tariffa per l’anno 2020 inferiore in media di quasi il 24 per cento rispetto all’anno precedente, con una differenziazione per tipologia di attività in base al periodo di chiusura. Tale decisione si inserisce all’interno di un percorso di costante confronto con le associazioni, che coinvolge molteplici aspetti (anche il Cosap oltre alla Tari) per garantire il massimo sostegno possibile alle imprese per la ripartenza. Sempre a questo proposito la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria nell’ambito del percorso per la ridefinizione del Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Per tutti poi sono state differite al 30 settembre le scadenze previste nei mesi di maggio e giugno 2020 della prima rata Tari, così come dell’imposta sulla pubblicità.
Relativamente al Cosap (Canone per l’occupazione del suolo pubblico), già oggetto di provvedimenti di esenzione e semplificazione adottati nella prima fase dell’emergenza, si è proceduto alla regolamentazione dell’occupazione di suolo da parte di impianti telefonia e wireless e all’esenzione per i mercati o altre forme di commercio, in specifiche situazioni, nell’ottica di promuovere iniziative di carattere commerciale di interesse pubblico.