Si è concluso il restauro delle lapidi commemorative poste sotto il loggiato del Municipio di Bagnacavallo.

L’intervento, realizzato dalla ditta Camurani Edilmarmo di Bagnacavallo per circa duemila euro, è stato finanziato grazie al Fondo per interventi di restauro di opere di pubblica utilità costituito dalle associazioni di volontariato aderenti alla Festa della Musica e al Festival del Volontariato con il coordinamento della Pro Loco, in collaborazione con il Comune.

Ad essere sottoposte a restauro sono state le dieci lapidi commemorative poste sotto il loggiato del Comune. Le epigrafi sono dedicate a: Giuseppe Garibaldi; Giuseppe Mazzini; Antonio Fratti, parlamentare forlivese che combatté e morì per l’indipendenza della Grecia alla fine dell’Ottocento; Francesco Berti, patriota bagnacavallese ucciso nel “Vallone Rovito” insieme ai fratelli Bandiera; Mario Giacomoni, partigiano e sindaco di Bagnacavallo dal 1970 al 1978. Due lapidi ricordano inoltre le vittime della Rivolta del pane (1898), i Caduti per l’Indipendenza, i 35 Caduti per la libertà e i 362 Caduti civili della Seconda guerra mondiale.

I prossimi interventi dovranno riguardare il restauro delle lapidi di piazza della Libertà, in particolare quelle che si trovano sulla facciata di Palazzo Vecchio. A tal fine la Pro Loco di Bagnacavallo, in collaborazione con l’associazione Entelechia, ha organizzato per sabato 4 maggio alle 21 uno spettacolo teatrale al Goldoni, finalizzato alla raccolta fondi necessari per ultimare il nuovo progetto.

Oltre alle ultime opere riguardanti le lapidi del portico del Comune, in questi anni altri progetti quali il restauro del Sacrario dei Caduti, il contributo al restauro del tetto della Basilica di San Pietro in Sylvis e la cartellonistica a completamento del restauro del ponticello storico di Villa Prati sono stati resi possibili grazie alle varie iniziative organizzate dalle associazioni di volontariato con il coordinamento della Pro Loco.

Per questo le associazioni e la Pro Loco, tramite il presidente Arnaldo Castellucci, rivolgono «un sentito ringraziamento alla cittadinanza per l’assidua partecipazione alle  iniziative che rendono possibile il restauro di varie opere di pubblica utilità».