“Di ieri il comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale contenente la risposta dell’Ill.mo Prefetto di Ravenna al nostro esposto del 30 settembre u.s. rispetto al tema Circonvallazione di Faenza.

Corre l’obbligo a questo proposito di chiarire alcuni punti:

Si prende atto dell’irritualità della risposta, con la quale Sua Eccellenza il Prefetto – a seguito di un esposto presentato dal Capogruppo di una forza politica rappresentata in Consiglio Comunale nell’espletamento delle proprie funzioni su mandato elettorale dei cittadini- ha ritenuto di dover rispondere al Sindaco del Comune di Faenza e non all’istante.

Si prende atto del contenuto della risposta che fuga – a mio avviso – solo parzialmente i dubbi espressi nell’istanza, ed in particolare nulla dice a proposito della regolarità dell’installazione dell’apparecchiatura automatica nell’impalcato del cavalcavia.

Cita Sua Eccellenza il Prefetto la Direttiva del Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza prot. 300/A/5620/17/144/5/20/3 del 21 luglio 2017 – quale norma in base alla quale è stato richiesto all’organo di Polizia Stradale di verificare la sussistenza dei requisiti previsti, non avendo conoscenza del contenuto del parere della Polizia Stradale ho richiesto questa mattina stessa di avere copia del documento e spero che venga fornito in tempi rapidi.

Faccio però presente che la citata direttiva – oltre a quanto indicato nella risposta prefettizia “all’art. 7 – Segnalazione delle postazioni di controllo” stabilisce al comma uno che in base “all’art. 142, comma 6-bis, CdS impone che le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità siano .. b) ben visibili.”

Ed aggiunge “all’art. 7.2 – Disposizioni per rendere visibili le postazioni di controllo della velocità” le modalità con cui questo deve avvenire (“..Per postazioni di rilevamento si deve intendere l’insieme di tutte le componenti essenziali per il suo funzionamento tecnico, normativo e di protezione che attengono al rilevatore della velocità – ovvero il rilevatore vero e proprio – i suoi accessori di funzionamento…”)

Spero e ritengo a questo punto che sia stato richiesto alla Polizia Stradale di verificare anche la sussistenza dei presupposti richiesti dalla citata circolare ai punti 7 e 7.2, lo verificheremo una volta acquisiti gli atti e i documenti richiesti, perchè è di tutta evidenza che l’apparecchiatura collocata sull’impalcato in direzione Forlì-Imola non è pur nulla visibile a chiunque percorra quel tratto di strada in quella direzione.

Va bene così? Lo verificheremo e se fosse ne prenderemo atto anche in questo caso adeguandoci chiaramente alla norma.

Quanto alle affermazioni del Sig. Sindaco “Ho il massimo rispetto per il dibattito fra le forze politiche della città, ma non sono loro a poter mettere in guardia sul cosa può essere fatto oppure no, così come accaduto in Consiglio Comunale..”, voglio precisare che ho il massimo rispetto per le opinioni del Sig. Sindaco ma non può essere lui a giudicare che cosa è legittimo o meno per una forza politica di opposizione, perché io come qualsiasi altro consigliere comunale – nel totale rispetto delle regole – non rispondo politicamente al Sig. Sindaco ma ai cittadini che mi hanno eletto, di questo il Sig. Sindaco se ne deve fare una ragione.

Stiamo dibattendo su di un provvedimento ed una scelta amministrativa che in meno di un mese ha portato poco più poco meno a 5.000 il numero delle sanzioni comminate, per circa un milione di euro di importo accertato, cifre che gravano sui cittadini in un momento estremamente difficile, credo che se giustamente chiamiamo le persone al rispetto delle norme sia più che necessario pretendere e controllare (perché sig. Sindaco questo fa parte delle prerogative dell’opposizione) che l’Amministrazione faccia altrettanto e anzi lo faccia prima di chiunque altro.

L’unico modo per noi è verificare.

Non ho motivo di dubitare che il Sig. Sindaco la pensi esattamente allo stesso modo.”