Si è svolta, presso la Sala Bini, l’Assemblea generale dei soci Confcommercio Ravenna che ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2020 e il Bilancio preventivo 2021, alla presenza del Presidente Mauro Mambelli, del Direttore Giorgio Guberti e dei componenti il Comitato di Presidenza.

Nella relazione introduttiva il Presidente Mauro Mambelli ha fatto il punto sulla ripresa di quasi tutte le attività nel post pandemia, sulla spesa dei consumi delle famiglie, sullo stato di fiducia dei consumatori e delle imprese, sulle forti aspettative di ripresa, sulla DMC ‘InRomagna’, sulla ripartenza dell’Aeroporto di Forlì, sulle crociere, sull’hub portuale, sui collegamenti, sulla Tari, sulle prossime elezioni comunali.

“In questo ultimo anno drammatico – ha ricordato Mambelli – Confcommercio ha fatto la propria parte, dall’applicazione dei protocolli sanitari all’impegno e alla responsabilità di avere assicurato, per quanto possibile, la tenuta economica provinciale ed anche sociale in un periodo che è stato durissimo. Ora la situazione è decisamente migliorata con il costante e drastico calo dei contagi, grazie alla campagna vaccinale e le restrizioni si sono ridotte.

Ma non per tutte le attività è così. Ci sono ancora imprese chiuse, come le discoteche, altre sono in sofferenza e lo saranno ancora per molti mesi e sappiamo che gli interventi pubblici dovranno ridursi; per queste aziende è necessario che si proceda, però in modo graduale e selettivo, affrontando e rivolvendo, tra l’altro, il nodo di una moratoria lunga del debito fiscale da Covid-19 perché si tornerà ai livelli di pre-crisi solo alla fine del 2022.

L’abbiamo detto molte volte che per trovare un anno peggiore del 2020, sotto il profilo economico, bisogna risalire più o meno al 1944. Lo scorso anno i consumi sono crollati rispetto al 2019 di circa 2.000 euro a testa. In totale una montagna di soldi. A conti fatti in provincia di Ravenna sono stati bruciati oltre 700 milioni di euro di consumi.

La concentrazione della caduta verticale dei consumi ha colpito pesantemente e seriamente il commercio non alimentare, in particolare abbigliamento e calzature, alberghi, bar, ristoranti, palestre, viaggi, discoteche, spettacoli, cultura, trasporti, ecc.

Non sarà facile recuperare il terreno perduto perché il rimbalzo dell’anno in corso permetterà di recuperare solo una frazione di quanto perso nel 2020, anche se è in aumento la fiducia dei consumatori e delle imprese e questo ci lascia ben sperare”.

Ampio spazio è stato dedicato alle crociere, alla ripartenza dell’Aeroporto di Forlì, alla DMC ‘InRomagna’, all’hub portuale ravennate, ai collegamenti.

“Negli ‘anni d’oro’ dell’arrivo delle navi da crociera a Ravenna, stiamo parlando del 2011 e 2012 (dai 150 ai 160 mila passeggeri all’anno) sul territorio sono rimasti quasi 5,5 milioni di euro. Un vero e proprio business per il nostro territorio, che purtroppo negli anni successivi al 2012 è diminuito gradualmente, fino ad arrivare all’azzeramento con l’emergenza epidemiologica Covid-19 – ha sottolineato Mambelli.

Ora con la riqualificazione dell’attuale terminal dedicato alle navi da crociera che riguarderà anche l’area circostante diventando parco pubblico il traffico crocieristico si svilupperà notevolmente con la previsione di 300 mila passeggeri l’anno, cifra di un certo interesse per il nostro territorio e soprattutto per le attività che ruotano attorno a questo segmento di turismo.

Se a ciò sommiamo il fatto che questo progetto strategico verrà realizzato da uno dei principali operatori crocieristici a livello mondiale, la Royal Caribbean Group che gestisce 27 terminal, la scommessa di realizzare a Ravenna un Home Port (cioè porto di inizio/fine crociera) assume contorni realistici in termini di grandi opportunità per i principali settori di riferimento di Confcommercio, cioè commercio, turismo e servizi.

Mi spingo anche oltre: la realizzazione della nuova stazione marittima sarà di rilevanza strategica per tutto il territorio adriatico, ben oltre i nostri confini territoriali.

Sono questi i progetti di cui il nostro territorio ha bisogno, dobbiamo puntare in alto perché la pandemia ha azzerato il nostro turismo e per farlo ripartire è necessario un ‘piano di ripresa ambizioso’, per certi versi visionario, ma in grado di avere rilevanti ricadute economiche sulle attività.

Assieme all’aeroporto di Forlì e al progetto della nuova Ravegnana, lo scalo crocieristico ravennate può dare una spinta propulsiva al nostro territorio, non si tratta di fantascienza ma di una realtà a portata di mano che ci può rendere competitivi anche sui mercati est europei, mediorientali e asiatici.

Non dobbiamo avere timore di pensare ‘in grande’, perché Ravenna è e rimane la porta d’Oriente; fino ad ora sono mancate quelle infrastrutture basilari ed essenziali per ritagliarsi un ruolo da protagonista sullo scenario europeo e perché no, mondiale.

Ma questa volta con l’apertura dell’aeroporto Ridolfi di Forlì, con la capacità di relazionarsi con le grandi compagnie aeree europee, con la realizzazione dell’hub del porto di Ravenna, l’approfondimento dei fondali e lo sviluppo dello scalo crocieristico, con il progetto della realizzazione di una ‘nuova Ravegnana’ tra Ravenna e Forlì, comunque più idonea ai nostri tempi, tutto questo rappresenta una forte e grandiosa opportunità per Ravenna e per l’intero territorio romagnolo.

Non dobbiamo disperdere questa occasione, non ci possono essere posizioni di parte, dobbiamo essere uniti, perché le ricadute sulla nostra economia potranno essere davvero importanti, per il commercio, il turismo, l’artigianato, l’industria, l’agricoltura, per tutte le aziende che concorrono a creare occupazione, reddito e benessere.

E Confcommercio provincia di Ravenna, nei mesi scorsi, a dimostrazione della volontà di rilanciare il turismo, assieme a Confcommercio Forlì e Cesena e Confesercenti Forlì, Cesena e Ravenna ha costituito la DMC InRomagna con sede nell’hub turistico strategico dell’aeroporto Ridolfi di Forlì.

Si tratta di un soggetto unitario di promo-commercializzazione in ambito turistico che si pone quale interlocutore privilegiato con il sistema di governance turistica, sia a livello locale che sovra-locale, e che vuole essere il collettore delle varie opportunità di sviluppo turistico territoriale dell’area di riferimento. Un soggetto che opererà come una vera e propria impresa ed una struttura operativa snella ma altamente professionale.

Questa private company è un’aggregazione che non ha pari a livello regionale, anche in considerazione di un ulteriore plus valore unico che contraddistingue questa DMC: la collocazione della stessa DMC all’interno dello spazio aeroportuale dell’Aeroporto Ridolfi di Forlì.

La partnership con la società F.A., che gestisce l’Aeroporto di Forlì, destinato a diventare l’hub di riferimento per i flussi incoming in Romagna, è un ulteriore valore aggiunto tra due soggetti che perseguono la stessa finalità: valorizzare il territorio di area vasta generando nuovi flussi turistici”.

Per quanto riguarda la Tari, il Presidente Mambelli ha voluto ringraziare il Sindaco Michele de Pascale per la riduzione per circa 3 milioni e 400 mila euro della tassa sui rifiuti alle imprese, in particolare per le attività commerciali, artigianali, della cultura e dello spettacolo che sono state colpite assai duramente dalla pandemia. E’ il secondo anno, che l’Amministrazione comunale si impegna a sostenere le utenze non domestiche con l’applicazione di riduzioni che arriveranno al 100% per alcune categorie di attività, come ad esempio impianti sportivi, discoteche, musei, scuole, associazioni, cinematografi e teatri.

Infine, per quanto riguarda le prossime elezioni comunali del 10 ottobre, Mambelli ha detto che all’inizio di settembre verrà presentato il documento programmatico di Confcommercio Ravenna che verrà sottoposto ai candidati per l’elezione del Sindaco.