27/04/2018 – Si è riunita questa mattina a Bologna l’Assemblea ordinaria dei Soci Hera per approva il bilancio d’esercizio 2017. È stato inoltre presentato il bilancio di sostenibilità 2017 (dichiarazione consolidata non finanziaria redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016) ed è stata confermata la nomina a consigliere di Alessandro Melcarne, già cooptato nella seduta dell’8 novembre 2017.

Approvazione del bilancio e dividendo in crescita a 9,5 cent./azione
Nella seduta ordinaria l’Assemblea ha approvato il bilancio economico relativo all’esercizio 2017, che ha evidenziato un miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, con risultati superiori alle attese: fatturato a 6.136,9 milioni di euro, in aumento del 10,3% rispetto all’esercizio precedente, margine operativo lordo a 984,6 milioni di euro (+7,4%) e un utile netto a 266,8 milioni (+21,1%).
Nel 2017, gli investimenti complessivi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 440,5 milioni (+14% rispetto al 2016). La posizione finanziaria netta è migliorata a 2.523 milioni di euro e il rapporto posizione finanziaria netta/MOL si è ulteriormente ridotto rispetto all’anno precedente a 2,56 volte, grazie al risultato operativo in crescita e al ridotto indebitamento netto.
Risultati particolarmente positivi, che confermano la validità della strategia multibusiness, permettendo all’azienda di bilanciare con successo le attività regolamentate con quelle a libero mercato, oltre a mantenere un profilo di rischio sostenibile. La combinazione di due leve fondamentali, crescita interna e sviluppo per linee esterne, ha inoltre consentito al Gruppo di continuare a crescere, anche grazie alla capacità di anticipare e cogliere le migliori opportunità in uno scenario regolamentare e di mercato sempre più sfidante, e in progressiva evoluzione nei modelli di sviluppo.
Tali risultati, in linea con quanto previsto nel Piano industriale al 2021, rappresentano il coronamento di un percorso che ha portato la multiutility nei suoi 15 anni di attività a raggiungere importanti traguardi: dal margine operativo lordo quintuplicato alla crescita dell’utile netto di quasi 8 volte (rispetto al 2002), senza contare le 25 acquisizioni messe in campo da cui sono derivate importanti sinergie.
L’Assemblea ha quindi approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 9,5 centesimi di euro per azione, in crescita rispetto al passato e coerentemente a quanto già annunciato nel Piano industriale al 2021. Lo stacco della cedola avverrà il 18 giugno 2018, con pagamento a partire dal 20 giugno 2018. Il dividendo erogato, in base alla quotazione del titolo Hera al 31/12/2017, corrisponde a un rendimento annuo di oltre il 3%.
Si riconferma quindi una forte attenzione alla creazione di valore per gli azionisti, come indicato nel recente Piano industriale che prevede una politica dei dividendi in crescita rispetto al trend storico, con un ulteriore incremento previsto a 10 centesimi per azione nel 2018 e 2019, per poi arrivare fino ai 10,5 centesimi negli anni 2020 e 2021.
Gli stessi risultati raggiunti, la resilienza del modello di business e le solide basi del Piano industriale, lo ricordiamo, hanno recentemente permesso al Gruppo Hera di ottenere una revisione dell’Outlook della società di rating Standard & Poor’s da stabile a positivo.

Un bilancio di sostenibilità completamente rinnovato, con Mol a valore condiviso a 329 milioni
Nel corso dell’Assemblea è stato presentato il bilancio di sostenibilità 2017: completamente rinnovato in tutti gli aspetti, editoriali e di contenuto, evidenzia una sempre più marcata attenzione alla creazione di valore condiviso, e cioè la rendicontazione delle attività di business che, oltre a generare margini operativi per l’azienda, rispondono ai driver per una crescita sostenibile definiti dall’Agenda ONU.
In particolare, nel 2017 il MOL a valore condiviso del Gruppo Hera è stato pari a 329 milioni di euro, in incremento del 10% rispetto all’anno precedente, un risultato perfettamente in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale che proietta al 2021 questo valore al 40%. Inoltre, sempre nel 2017, il Gruppo ha investito circa 200 milioni di euro (circa il 41% del totale) a favore dello sviluppo del valore condiviso.
Sale ancora la ricchezza complessivamente distribuita sul territorio a favore di lavoratori, azionisti, finanziatori, istituti bancari, pubblica amministrazione, comunità locale e fornitori, una ricchezza che nel 2017 sfiora i 2 miliardi di euro, registrando una crescita del 6,5% rispetto al 2016, con positive ricadute sulle economie locali e i relativi livelli occupazionali.
Gli interventi principali sono indirizzati alla produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti, allo sviluppo del riciclo dei rifiuti, al potenziamento del servizio di depurazione delle acque reflue, e alla digitalizzazione dei servizi in ottica utility 4.0.
Con un tasso di raccolta differenziata che sale al 57,7%, il Gruppo Hera continua a ridurre il ricorso alla discarica, scendendo al 7% contro un obiettivo europeo del 10% al 2035. Ottime, del resto, le performance sul fronte del riciclo degli imballaggi, che registrano già un 68% a fronte di un obiettivo europeo al 2025 del 65%. Attori strategici nel recupero della materia sono, in particolare, le società Waste Recycling e Aliplast: nel solo 2017 gli impianti di quest’ultima hanno infatti prodotto circa 103 mila tonnellate di plastica riciclata.
Il Gruppo prosegue inoltre nel proprio impegno sul fronte della decarbonizzazione, con la riduzione del 16% dell’impronta di carbonio nella produzione di energia rispetto al 2015. Nell’ambito dell’efficienza energetica, gli interventi effettuati hanno permesso all’azienda di ridurre i propri consumi energetici del 3,6% rispetto al 2013, superando l’obiettivo del 3% e avvicinandosi a quello del 5% fissato al 2020. Per tutte le attività gestite in Emilia-Romagna, inoltre, già dal 2017 Hera utilizza esclusivamente energie rinnovabili, scelta che da quest’anno si è estesa anche ad AcegasApsAmga e Marche Multiservizi. Il 67,5% della stessa energia prodotta dal Gruppo, peraltro, proviene a sua volta da fonti rinnovabili e cogenerazione.

Le altre deliberazioni approvate
L’Assemblea ha approvato il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all’acquisto di azioni proprie (e modalità di disposizione delle medesime), per un controvalore fino a 200 milioni di euro per 18 mesi, con annessa revoca della precedente deliberazione dello scorso anno per la parte non eseguita. Il rinnovo dell’autorizzazione è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato ammesse, fra cui opportunità di investimento che implichino l’utilizzo di azioni proprie per aumentare la creazione di valore, eventuali acquisizioni di partecipazioni che prevedano anche scambi azionari, nonché operazioni di emissione di strumenti finanziari. L’Assemblea ha inoltre approvato la relazione sulle politiche retributive, in linea con le best practice internazionali. Infine, è stata presentata all’Assemblea la relazione sul governo societario.

Confermata la nomina di Alessandro Melcarne quale componente del CdA
L’Assemblea ha infine confermato la nomina quale amministratore di Hera S.p.A. di Alessandro Melcarne, già nominato per cooptazione nella seduta del Consiglio di Amministrazione dell’8 novembre 2017, in sostituzione del dimissionario Aldo Luciano. Melcarne rimarrà in carica fino alla naturale scadenza dell’organo amministrativo, ovvero fino all’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio 2019.
Il consigliere Melcarne ha confermato di essere in possesso del requisito di indipendenza previsto dalla legge e di non detenere alcuna partecipazione azionaria in Hera S.p.A.
Il curriculum vitae del consigliere è disponibile sul sito internet www.gruppohera.it alla sezione Corporate Governance/CdA.