in questi anni abbiamo sempre cercato di tenere alta l’attenzione rispetto alle distorsioni che si sono prodotte nel mercato del lavoro e in particolare rispetto alle prestazioni stagionali del turismo, dell’alberghiero, del balneare e dello svago. la vicenda della MIB, la società di servizi oggetto di sequestri e indagini della Magistratura al di là delle questioni giudiziarie, è sintomatica su quanto è avvenuto e avviene tutt’ora nel mercato del lavoro e rappresenta plasticamente I rischi di aggravamento di questa vera e propria pandemia che ha stravolto i rapporti di lavoro negli ultimi anni.

la ricerca di prestazioni di lavoro sempre più flessibili, temporanee, saltuarie ha portato a una miriade di tipologie di rapporti accomunati da un tratto comune: sempre più precari, a chiamata, malpagati e spesso senza le tutele assicurative e previdenziali.

Come appreso dalle indiscrezioni di stampa e denunciato recentemente anche dal sindacato, questa situazione ha portato alla luce ulteriori degenerazioni situazioni irregolari e precarie fatte da contratti part time o a chiamata che in realtà coprono rapporti di lavoro a tempo pieno o spesso anche oltre l’orario di lavoro e altre situazioni simili.

A rimetterci sono molto spesso i giovani, le ragazze ed i ragazzi che come da tradizione del nostro territorio si trovano spesso ad entrare nel mondo del lavoro per fare la stagione.

Al di là di quello che appurerà la magistratura in questa specifica vicenda, vogliamo ribadire che va tenuta alta l’attenzione, va contrastato il rischio che dopo il coronavirus aumenti la precarietà nel mercato del lavoro, e che la crisi significhi una ripartenza pur che sia, a costo di sotto salario, non rispetto delle regole, dequalificazione.

Perché questo non avvenga occorre responsabilità da parte di tutti, ma anche che gli enti preposti al controllo svolgano la loro funzione.

La grande questione sociale e delle disuguaglianze si affronta con una nuova cultura e visione fondata sulla consapevolezza nessuno si arricchisce scaricando le difficoltà sui soggetti più deboli, cioè le lavoratrici e i lavoratori, ma è necessario riqualificare l’offerta e investire anche sui servizi, sulle professionalità e quindi sul personale.

Tutti speriamo di lasciarci alle spalle il Covid nel più breve tempo possibile, ma questo è il vaccino che serve per superare la malattia cronica