La riapertura del nuovo, riqualificato Ponte Teodorico, che ci auguriamo imminente, deve essere l’occasione per superare immediatamente le soluzioni emergenziali che hanno riportato traffico veicolare in Via di Roma e nel cuore del centro cittadino, con i conseguenti effetti di congestione e smog a tutti note, e deve essere occasione per migliorare e completare i percorsi pedonali e ciclabili per una mobilità sostenibile e pulita e per riqualificare la città estendendo le positive esperienze di riutilizzo di importanti spazi urbani per bar e ristoranti, per la vita sociale e culturale dei cittadini e per il turismo.

Sarebbe infatti un gravissimo errore tornare indietro, non tenendo conto del Referendum con il quale la stragrande maggioranza dei cittadini di Ravenna decise di interrompere l’attraversamento degli assi stradali centrali ( Via di Roma e Via Guaccimanni) e ignorando tutte le indicazioni dell’ Unione Europea sulla mobilità sostenibile e la riqualificazione ecologica delle aree urbane.

A tal proposito condividiamo le sollecitazioni pervenute da più parti di ricercare le soluzioni più idonee per dare continuità al percorso ciclopedonale, oggi interrotto tra Porta Serrata e la rotonda dei Goti, che da Via S. Gaetanino deve portare, in condizioni di sicurezza al Ponte Teodorico e a tutti i percorsi ciclabili che da esso partono verso il Parco Teodorico, la Darsena di Città, la ciclabile del mare per Punta Marina e Marina di Ravenna, ma anche verso il villaggio S. Giuseppe, la pineta S. Vitale, e verso Porto Corsini-Marina Romea in vista del prossimo collegamento con la Ciclovia nazionale “Adriatica”.