Nell’anno del Centenario dantesco la Biblioteca Classense espone al pubblico una serie di incisioni recentemente acquisita e realizzata dall’artista danese Ebba Holm (1889 – 1967), che interpreta in modo originale e raffinato la Divina Commedia. La mostra, curata da Daniela Poggiali, è allestita nel suggestivo spazio della Manica Lunga e sarà visitabile fino al 31 luglio con i seguenti orari: da martedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, dal 15 luglio solo dalle 9 alle 13. L’esposizione verrà ufficialmente aperta sabato 12 alle 18 nel Chiostro della Classense alla presenza della curatrice, del direttore Maurizio Tarantino e dell’assessora alla cultura, Elsa Signorino.

L’immaginario collettivo si è sempre nutrito della Commedia e dei suoi temi, indagati con frequenza maggiore negli anni immediatamente precedenti e successivi agli appuntamenti dei Centenari: il testo dantesco per eccellenza diviene materia di studio e di stimolo per interventi creativi di tanti intellettuali e artisti, tra i quali anche Ebba Holm, molto nota in patria per la sua attività pittorica e incisoria.

Negli anni Venti l’artista produce oltre cento tavole per Guddommelige Komedie, l’edizione danese della Commedia pubblicata nel 1929, impresa che può essere considerata frutto anche dei suoi soggiorni italiani e dello studio nel nostro Paese, dove inizia una produttiva collaborazione con la rivista Xilografia, fondata da Francesco Nonni e stampata a Faenza dai Fratelli Lega, all’interno della quale la Holm pubblica numerose opere.

La sua passione per il Medioevo, per Dante e, in generale, per l’Italia si esprime in uno stile elegante e sintetico, felice combinazione ed elaborazione della sua formazione in patria, debitrice alla pittura storica e di genere appresa dai suoi maestri all’Accademia di Copenaghen, ma anche alle avanguardie nordiche del primo Novecento per l’abile uso delle tecniche xilografiche e della diretta conoscenza dell’arte italiana, con la quale era venuta a contatto durante i tanti viaggi nel nostro Paese.

Il risultato sono opere di piccolo formato, ma di grande impatto emotivo: nel calibratissimo equilibrio dei bianchi e dei neri e nella morbidezza delle linee che scorrono sinuose sta tutta l’abilità tecnica di Ebba Holm e tutta la sua profonda comprensione delle atmosfere dell’oltremondo dantesco.

“Il prezioso lavoro di questa artista – afferma l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – arricchisce il calendario delle iniziative dedicate al settimo centenario della morte di Dante e l’importante patrimonio dell’Istituzione Biblioteca Classense. Le rappresentazioni della Divina Commedia per immagini sono innumerevoli, a testimonianza di come l’opera di Dante continui a essere fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti di tutti i tempi e di tutto il mondo”.