21/03/2018 – Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il consiglio comunale ha approvato il regolamento per l’accesso ai servizi di comunità alloggio per anziani parzialmente non autosufficienti “Villa Maria Fabbri e Adolfo Fantini” che si trova in via Circonvallazione alla Rotonda n. 18. La delibera è stata approvata con 24 voti favorevoli (Pd, Art.1-Mdp, Pri, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna, Lega nord, CambieRà, La Pigna, Forza Italia) e 1 astenuto (Lista per Ravenna). Relatrice della delibera è stata l’assessora ai Servizi sociali, Valentina Morigi, che ha sottolineato l’importanza della struttura che permetterà l’acquisizione di 17 posti in un contesto accogliente e familiare, con ampi spazi dedicati alla convivenza comune. La scelta della comunità alloggio ha seguito, date le caratteristiche architettoniche e di spazi dell’edificio, la legge regionale che individua le peculiarità delle diverse strutture assistenziali per gli anziani. Due posti sono riservati ad artisti e, a parità di bisogno, ad insegnanti ed artisti verrà assicurata priorità anche in riferimento agli altri posti, come previsto nel lascito testamentario dei coniugi Maria Fabbri e Adolfo Fantini. A breve saranno pronti la gara per l’acquisto degli arredi e il bando per l’affidamento della custodia a due persone. L’inaugurazione è prevista prima dell’estate. E’ stato, inoltre, presentato un emendamento da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, che alleghiamo e che è stato respinto con 7 voti favorevoli (Lega Nord, La Pigna, Lista per Ravenna, Forza Italia), 16 contrari (Pd, Sinistra per Ravenna, Art.1-Mdp, Ama Ravenna, Pri) e 2 astenuti (Ravenna in comune e CambieRà). Sono intervenuti nel dibattito Alvaro Ancisi, Samantha Gardin, Michele Distaso, Learco Vittorio Tavoni, Fiorenza Campidelli, Andrea Vasi, Idio Baldrati, Daniele Perini. Il gruppo Lista per Ravenna: ha espresso il voto di astensione considerando l’opera di grande utilità, ma sulla quale ci sono stati forti ritardi e un mancato rispetto delle volontà testamentarie. Il gruppo Lega Nord: ha espresso voto favorevole dando atto all’assessora della disponibilità a fornire ampia documentazione e chiarimenti. Il gruppo Sinistra per Ravenna: ha espresso il voto favorevole alla delibera per l’approvazione del regolamento della comunità alloggio. Il gruppo Pd: ha ringraziato i donatori e, nel dichiarare il voto favorevole, ha evidenziato che la destinazione della struttura rispetta in pieno le loro volontà testamentarie. Il gruppo Pri: ha dichiarato che il regolamento esprime la piena volontà dei donatori e ha auspicato una apertura in tempi brevi. nel ritirare l’odg su tempi certi di utilizzo della struttura ha auspicato che non ci siano ulteriori ritardi. Diversamente presenterà un’interrogazione. Intervento fornito dal consigliere Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna “Ho espresso un voto di astensione, perché ritengo che l’opera a cui viene destinata l’eredità Fabbri possa essere di utilità pubblica considerevole, non potendo tuttavia trascurare alcuni elementi di non piena condivisione, quali i seguenti: 1) Maria Fabbri, per onorare la memoria del marito, apprezzato musicista che fu allievo e insegnante dell’Istituto superiore Verdi di Ravenna, ha donato al Comune tutto il suo patrimonio, del valore di oltre due milioni, comprendente la villa di 12 vani con parco-giardino. Il Comune ci ha messo 11 anni, incalzato ripetutamente dal sottoscritto, per avviarne l’utilizzo. Decisamente troppi. 2) Non è stata rispettata la volontà testamentaria: il Comune “istituisca una casa di riposo per anziani, preferibilmente insegnanti e artisti”, cioè un servizio sociale, non una casa di cura, qual è una “comunità alloggio” a contenuto prettamente sanitario, oltretutto richiedendo come requisito base la mera residenza a Ravenna e respingendo il mio emendamento che, per i cittadini extracomunitari, richiedeva il permesso di soggiorno di lunga durata valido per l’Unione Europea (residenza in Italia da cinque anni, superamento di un test di conoscenza della lingua italiana…). 3) Per rispettare e non “adattare” la volontà della donatrice ad una volontà politica (peraltro imposta al Consiglio a decisione già presa) sarebbe stato preferibile optare per l’alternativa espressa dalla signora Fabbri nel testamento, non meno benemerita e di sicura applicazione: il Comune venda ‘detti beni e col ricavato acquisti attrezzature per il reparto centro tumori dell’Ospedale Civile di Ravenna’”.