Un’anziana signora ravennate è stata multata per aver dato da mangiare ai piccioni, ma il mancato pagamento della sanzione l’ha portata davanti al Giudice di Pace.

La questione risale al 2019 quando la Polizia Locale dopo un accertamento ha redatto il verbale con una sanzione amministrativa, a carico dell’anziana, per la violazione delle disposizioni in materia di igiene pubblica.

Non avendo pagato in tempo, l’anziana si è vista notificare l’ingiunzione con la sanzione maggiorata, questo ha fatto che si rivolgesse al Giudice di Pace per contestare tale pagamento. La notizia è stata riportata dal Corriere di Romagna.

Ma cosa si prevede a livello locale per la vigilanza su problematiche di natura igienico ambientale per i piccioni ed altri volatili nei centri abitati, ecco i dettagli dell’ordinanza:

  1. Al fine di evitare problemi igienico – sanitari conseguenti alla eccessiva proliferazione e diffusione di piccioni od altri volatili all’interno del centro urbano, è vietato somministrare nonché disperdere o abbandonare nelle strade, piazze o altri luoghi pubblici del centro abitato, cibo ed alimenti.
  2. Al fine di salvaguardare il vicinato, la somministrazione di cibo ed alimenti in corti o spazi privati è vietato, salvo esplicita autorizzazione del condominio o dei vicini immediatamente adiacenti e previa adozione di tutti i necessari accorgimenti e sistemi di prevenzione dello spargimento di guano e della conseguente pulizia dell’area.
  3. Allo scopo di impedire che i componenti chimici del guano dei piccioni o altri volatili, nonché l’azione meccanica del becco deteriorino le strutture architettoniche, ed al fine di prevenire possibili trasmissioni di patologie all’uomo, i proprietari di fabbricati devono provvedere alla chiusura delle aperture che possono rappresentare un habitat ideale per la nidificazione dei volatili, nonché alla tempestiva pulizia del materiale fecale e piume.