26/03/2018 – “Lo stato pietoso in cui è stata ridotta e viene mantenuta, a caro prezzo finanziario e culturale, la storica e prestigiosa Accademia di Belle Arti di Ravenna, confinata in un immobile inadeguato e malmesso della periferia urbana, sconta da circa 12 giorni il crollo improvviso del controsoffitto di un’aula, ad un pezzo del quale è bastato un solo tuono di un giorno di pioggia per distaccarsi e precipitare a terra, fortunatamente fuori orario di lezione. Di conseguenza, il corso di plastica ornamentale è stato sospeso a tempo indeterminato, con grave nocumento per gli studenti, perché, oltre alla perdita di tempo prezioso dell’anno accademico, essi conservano in quell’aula le proprie opere dell’intero anno scolastico, le quali, essendo costituite di creta e gesso, necessitano di essere bagnate e lavorate in continuità. Il corso di tecniche pittoriche è stato invece trasferito in un’altra parte dell’edificio, di proprietà a mezzo tra il Comune di Ravenna e l’INPS, l’ente da cui l’amministrazione stessa ha in affitto il complesso dei locali destinati all’istituto. Come se in città non ci fossero altri edifici, anche prestigiosi, anche nel centro storico, anche di proprietà comunale, inutilizzati da anni ed anni, il Comune ha rinnovato recentemente per cinque anni tale affitto al costo di oltre 180 mila euro, ben sapendo, ammonito anche dall’opposizione, che, grazie anche al meritorio aumento delle iscrizioni, l’immobile non è più in grado di mantenere la qualità delle attività accademiche, ma soprattutto che esso necessita di notevoli ristrutturazioni. Il fatto di cui sopra si può dunque dire annunciato, a rischio anche della pelle di allievi e docenti. Alla gravità dell’accaduto si aggiunge il comportamento reticente dell’amministrazione comunale, giacché solo grazie ad un docente la notizia è trapelata pubblicamente. A distanza di due settimane, non si sa neppure cosa si intenda fare, e con quali tempi, per ripristinare l’agibilità dell’aula, essendone l’obbligo a carico dell’ente proprietario; né in che modo possa essere data soluzione alla necessità urgente, nel mentre si avvicina la chiusura dell’anno formativo, di ripristinare le lezioni di plastica ornamentale. Si chiede perciò ragione di quanto sopra al sindaco, unitamente alla richiesta di conoscere perché la sua amministrazione, tra le più loquaci al mondo, abbia nascosto alla cittadinanza un evento di sicuro interesse pubblico e continui a non chiarire alla popolazione accademica, con comunicazioni ufficiali il da farsi.” Alvaro Ancisi – Capogruppo