I RISTORANTI “ESCURSIONISTICI” SUI FIUMI UNITI
Il 18 maggio 2018, il presidente di Confcommercio Ravenna ha inoltrato agli assessori del Comune di Ravenna al Turismo, Costantini, e al Commercio, Cameliani, la seguente istanza.

“La Manifestazione ‘La discesa dei Fiumi Uniti, l’escursione in canoa’ ideata da Trail Romagna, giunta alla 4a Edizione che prevede quest’anno la compartecipazione diretta del Comune di Ravenna, è sicuramente una iniziativa lodevole e utile alla promozione del territorio. Questo è stato sicuramente possibile grazie all’impegno degli organizzatori che si sono occupati della parte organizzativa della Manifestazione.

Dobbiamo segnalare che alcuni soci del settore della ristorazione ci segnalano che all’interno della Manifestazione è prevista l’iniziativa ‘Capanni Aperti’, promossa da Co.Fu.Se che ristorerà, all’interno dei capanni, a pranzo e a cena tutti i partecipanti della discesa dei Fiumi Uniti.

Poiché alla presentazione della Manifestazione erano presenti l’Assessore al Turismo ed il Vicesindaco che l’hanno patrocinata, sicuramente avranno verificato che i capanni in questione, siano dotati di tutte le autorizzazioni e permessi per poter effettuare la ristorazione, così come previsto dalla normativa vigente.

Crediamo che sia compito dell’Amministrazione Comunale, nel momento in cui compartecipa alla realizzazione di eventi come quello sopra citato, di informare l’organizzatore e sensibilizzarlo sul fatto che per poter svolgere alcuni tipi di attività,(come quella di ristorazione), occorre essere in possesso di determinate autorizzazioni e prescrizioni. Con questo non se ne fa una colpa all’organizzatore che potrebbe non conoscere tutte le norme del settore ma riteniamo sia compito dell’Amministrazione valutare la congruità o meno di certe iniziative e segnalarle preventivamente all ’organizzazione. In attesa di un Vostro riscontro in merito, porgiamo cordiali saluti”.

Condivido appieno le considerazioni e le finalità di tale istanza. Aggiungo, da notizie di stampa, che per partecipare al pranzo o alla cena si richiedevano la prenotazione ad un numero telefonico indicato e il pagamento di 15 euro. I capanni addetti a ristorante erano il n. 11 e il n. 21/B, rispettivamente alla sinistra e alla destra del fiume. Al riguardo mi pare utile richiamare quanto segue.

IL RISTORANTE “CULTURALE” DI CONVENTELLO
Il 22 dicembre scorso, la stampa ha pubblicato, come da comunicazione evidentemente ricevuta dal Comune di Ravenna, che “dopo l’accertamento da parte della Polizia Municipale – impegnata in questi giorni di feste in servizi di controllo nei confronti di tutte forme di ristorazione “nascoste” dietro attività di tipo associativo, ricreativo e sportivo – è stato emesso il provvedimento per la cessazione immediata di attività di pubblico esercizio di somministrazione alimenti e bevande” da parte di un’associazione culturale attiva a Conventello di Mezzano. Il fatto abusivo, avvenuto però il 23 novembre, aveva condotto la Polizia Municipale stessa ad emettere due verbali di accertata violazione per mancanza della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e dell’autorizzazione igienico sanitaria rilasciata dall’Ausl, applicando all’associazione stessa sanzioni pari rispettivamente a 1.032 e 3.000 euro, più le spese di notifica e di procedimento.

Da accertamenti condotti sugli atti registrati nel protocollo del Comune di Ravenna non mi risulta che gli assessori Costantini e Cameliani, richiesti di chiarimento dalla Confcommercio riguardo ai fatti del 18 maggio 2018 sopra descritti, vi abbiano dato riscontro. Chiedo perciò copia della risposta, oppure, se non esistente, quali siano le considerazioni dell’amministrazione comunale al riguardo e le eventuali azioni compiute o che si intende compiere affinché ovunque siano rispettate le regole che disciplinano la pubblica ristorazione.