Gli appassionati del cinema surrealista possono godersi gratis su http://www.comune.ra.it/Comune/Consiglio-Comunale/Il-Consiglio-Comunale/Sedute-consiliari/Archivio-video-riprese/Seduta-del-22-01-2019, ad un’ora e 17 minuti dall’inizio, il film del consiglio comunale di Ravenna sulle tangenziali 50 km/h. Di seguito la recensione.

LA RECENSIONE
Le incredibili tangenziali da terzo mondo che strozzano Ravenna sono pezzi delle strade statali Adriatica (dallo svincolo con l’autostrada A14 DIR allo svincolo di Classe), Tosco-Romagnola (tra lo svincolo di Classe e il porto) e Romea DIR (tra l’Adriatica e la Romea Nord). Alla loro indegna condizione si è fatto finora fronte non con le doverose opere di adeguamento e di manutenzione straordinaria, ma spesso anche ordinaria, bensì imponendo pressoché ovunque il limite assurdo e impraticabile dei 50 km/h, utile solo, in caso di incidenti o cedimenti, per scaricarne i responsabili da richieste di danni o imputazione di reati.

Secondo l’art. 142 del codice della strada, il normale limite di velocità delle strade extraurbane a doppio senso di marcia è invece di 110 km/h se hanno due carreggiate (Adriatica e Tosco-Romagnola) e di 90 km/h se ne hanno una (Romea DIR). Si possono introdurre anche dei limiti inferiori, ma, a norma dello stesso articolo combinato con la direttiva del Ministro delle Infrastrutture datata 27 aprile 2006, non sotto i 70 km/h nel primo caso e i 60km/h nel secondo, che corrispondono alle “velocità di progetto” delle rispettive tipologie di strada. Si può scendere ulteriormente solo per condizioni eccezionali ben motivate, ma “in corrispondenza di punti singolari delle strade, non su interi tronchi stradali, e le relative cause determinanti devono essere rimosse nel più breve tempo possibile. Il fatto è che i cartelli dei 50 km/h sono disseminati da anni ed anni sugli interi tronchi delle nostre tangenziali Adriatica e Tosco-Romagnola, addirittura dal 1992 sul tronco della Classicana tra Classe e il porto, e su alcuni punti della Romea DIR. Violata dunque, clamorosamente, la legge.

Sulla base di tali argomentazioni, anche più dettagliate, Lista per Ravenna aveva presentato una mozione (http://www.comune.ra.it/Comune/Consiglio-Comunale/Gruppi-consiliari/Comunicazione-dei-Gruppi/Gruppo-Consiliare-Lista-per-Ravenna/Interrogazioni-mozioni-e-ordini-del-giorno-presentati/Mozione-per-adeguare-i-limiti-di-velocita-sulle-tangenziali-di-Ravenna-alle-disposizioni-di-legge). Se approvata, la giunta comunale avrebbe dovuto incaricare “i propri competenti uffici di predisporre una diffida”, che il sindaco avrebbe mandato all’ANAS, affinché “entro un tempo breve prefissato, introduca sui tronchi tangenziali di Ravenna delle statali Adriatica, Tosco-Romagnola e Romea DIR, quanto meno i limiti minimi di velocità massima ordinariamente fissati dalla legge, pari ovunque a 70 km/h nelle prime due e a 60 km/h nella terza”. La mozione faceva salvi eventuali “punti singolari” di questi tronchi stradali in cui eventuali limiti inferiori fossero motivati dalle condizioni particolari di maggiore pericolo dettate dalla direttiva ministeriale del 27 aprile 2006 (ad esempio “tratti tortuosi”), fermo restando che devono essere rimosse nel più breve tempo possibile”, da fissare preventivamente.

IL NON-SENSE POLITICO

Qui è entrata in scena a testuggine l’armata del PD, la quale, dopo tre quarti d’ora di scontro con l’intera opposizione, ha abbattuto la mozione 16 voti a 11.

Il film va visto. Ma la recita del PD si riassume in pochi concetti politici: “Le tangenziali di Ravenna non si toccano per ragioni di sicurezza. Fuorilegge non è l’ANAS, ma gli spericolati che vanno sopra i 50 km. Fa bene la polizia municipale a multarli tutti. Tanto la metà viene in tasca al Comune. Il sindaco sa bene come spenderli”.

Lista per Ravenna promette che non finisce così.