Nell’odonomastica del Comune di Ravenna, sotto il nome della via Badiali Alfredo si legge la seguente biografia: “Alfredo Badiali, noto professionista ravennate: laureatosi in medicina e chirurgia a Roma nel 1915, fu combattente della I° guerra mondiale e congedato con il grado di capitano medico di complemento, decorato di una croce di guerra al V.M.; dal 1920 al 1940 all’Ospedale di Ravenna ha successivamente ricoperto la qualifica di assistente, di aiuto e di comprimario chirurgico. Richiamato alle armi dal 1940 al settembre 1943 come tenente; colonnello medico di complemento, ha diretto il reparto chirurgico dell’Ospedale militare di Ravenna con grande sensibilità e perizia. Dopo l’8 settembre 1943 ha abbandonato il servizio militare rifugiandosi nelle valli ravennati in località Marondella; dal novembre 1943 all’aprile 1945 ha partecipato alla guerra di liberazione, da prima come medico del distaccamento di valle 3° Lori, poi come dirigente del servizio sanitario della 28°Brigata Garibaldi.Non ho bisogno di ulteriori commenti per sottolineare la figura di questo cittadino ravennate; molto probo e impegnato fino alla sua morte”.

Nella biografia è anche scritto che nacque l’ 8 febbraio 1891 e morì l’ 11 novembre 1945, ad appena 54 anni.

Nel luglio di quest’anno, la vecchia targa della strada intitolata alla sua memoria, situata nel quartiere San Biagio, tra via Vicoli e via Lercaro, è stata però sostituita con una nuova, nella quale si legge, ferma restando la data della morte, che egli è rinato nel 1981.

La portentosa resurrezione non è sfuggita ai residenti e ai numerosi cittadini che frequentano la zona. La foto della targa è velocemente circolata sui social web, alimentando espressioni entusiastiche per il “Ritorno al futuro” dell’illustre concittadino.

<<Non si può dubitare del miracolo. Dopo quasi cinque mesi, la targa è infatti ancora tal quale, a dispetto di ogni miscredenza, perciò legittimata dall’amministrazione comunale. Si giustifica quindi l’auspicio, pervenuto a Lista per Ravenna, che sia installata sul posto, per grazia ricevuta, una cappella votiva, possibile meta di pellegrinaggi>> afferma Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.

<<Sulla disponibilità dell’amministrazione comunale stessa in tal senso, interrogo il primo cittadino di Ravenna>> conclude Alvaro Ancisi.