La bella giornata di sole richiama già oggi un bel numero di ravennati e gitanti sulle nostre spiagge. Per chi si dirige o transita, coi mezzi privati o pubblici, sul lungomare Cristoforo Colombo, tra Marina di Ravenna e Punta Marina Terme, il biglietto da visita è però rappresentato, molto triste, dalle pensiline e dalle paline di fermata dei bus comunali poste di fronte agli stabilimenti balneari (da cui ci sono pervenute segnalazione e foto), a ridosso della ciclabile.

Le pensiline sono ovunque arrugginite e imbrattate. Soprattutto impresentabile è una che, avendo il tetto completamento infranto, non ripara dalla pioggia né dal sole, ma i cui pezzi sporgenti, rimasti nella cornice, incombono pericolanti su quanti, a rischio di ferirsi, si siedono sotto. Le paline sono piegate o divelte, non agganciate a terra, messe “in sicurezza” col fil di ferro e con lamiere sporgenti.

Le strutture a terra del trasporto pubblico locale sono in carico ad AMR, Agenzia della Mobilità Romagnola composta dai 68 Comuni e dalle 3 Province della Romagna, della quale il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna De Pascale detiene la maggioranza delle quote associative rispetto ad ogni altra autorità, mentre il suo assessore alla Mobilità Fagnani è presidente dell’organo assembleare di governo e l’ ex assessore di Ravenna Guerrieri è l’ amministratore delegato.

  • Si ha dunque ragione di chiedergli se intende attivarsi con la massima urgenza affinché le suddette pensiline e paline di fermata bus poste sul lungomare Cristoforo Colombo siano immediatamente messe in sicurezza e ripulite, in attesa di totale ripristino della decenza.

NON SE NE OCCUPA NESSUNO

AMR ha unificato, nel 2017, le tre agenzie provinciali di Ravenna, Forlì e Rimini che “governavano”, nei rispettivi territori, i trasporti pubblici su bus, gestiti principalmente da Start Romagna. Oltre all’obiettivo economico di risparmiare sul personale e sui costi pubblici, invece drammaticamente aumentati (come Lista per Ravenna ha dimostrato), il suo grande obiettivo dichiarato è stato di “migliorare i servizi ai cittadini in un settore fondamentale come quello del trasporto pubblico”.

Dal 1° gennaio scorso AMR ha però chiuso i presidi territoriali dei tre capoluoghi provinciali, tra cui quello di Ravenna in via della Lirica. Sollecitato da Lista per Ravenna, il suddetto assessore Fagnani, numero uno politico di AMR, aveva invece assicurato, il 6 dicembre scorso in consiglio comunale, che “i presidi territoriali resteranno” e che la nuova sede centrale di Cesena sarebbe stata inaugurata la settimana dopo “non togliendo i presidi territoriali, che avranno gratuitamente a disposizione proprie stanze da parte delle Province”. Non è un fatto da poco, perché ogni provincia necessita in loco di alcuni tecnici che si occupino direttamente e speditamente dei molti complicati problemi del trasporto pubblico su bus, a diretto contatto con le amministrazioni comunali e provinciali e con la cittadinanza. Ad esempio che le cose così non vanno per niente, noi possediamo, stando anche solo al problema odierno delle pensiline e delle paline di fermata, decine di foto le quali dimostrano come generalmente, sul territorio comunale, esse siano disastrate o mal tenute.

  • Di qui la seconda domanda al sindaco: riesce, trovando il tempo di incontrarsi e accordarsi coi suddetti Fagnani e Guerrieri, a far sì che avvenga, e con che tempi garantiti, la riapertura dei tre presidi territoriali dell’Agenzia, magari cominciando da quello di Ravenna, non fosse altro perché non mancano, nel Palazzo della Provincia da lui stesso governata, locali deserti da offrire?